Economia
Ok al Def, Renzi: "Crescita a +0,8%"
ROMA, 8 APRILE 2014 - Il Def è stato approvato oggi in serata in Consiglio dei ministri. Il premier Matteo Renzi è intervenuto alla conferenza stampa al termine del Cdm, dichiarando che la "crescita" è stimata allo 0,8%". Inoltre ha sottolineato che le riforme "non sono solo un punto d'orgoglio di questo governo o un elemento fondamentale perché promesso, ma una precondizione della ripresa economica", perchè "senza non c'é credibilità".
Renzi ha poi voluto chiarire con forza che le riforme rappresentano "un impegno morale assoluto" per il suo governo ed ha affermato: "A partire dalla previsione sulla crescita", all'interno del Def le stime sono dettate da "estrema prudenza e aderenza alla realtà. Spero che saranno smentite in positivo".
Il premier è intervenuto con tono critico, ricordando: "So che su questo tema ogni giorno c'è n'è una, capisco l'ansia di visibilità nel mio e in altri partiti. Ma al di là del bisogno di dimostrare che si esiste lanciando ipotesi non realizzabili, confermo tutti gli impegni che ci siamo presi".[MORE]
Successivamente, ha voluto precisare anche: "Noi rispettiamo tutti, discuteremo ancora in dettaglio sulla riforma del Senato, che è arrivata a Palazzo Madama dopo la verifica del Colle, ma non si rimette tutto in discussione come se dopo 20 anni fosse ammissibile tornare da capo su ogni discussione".
Rivolgendosi ai lavoratori, ha parlato degli 80 euro in busta paga, sottolineando che "gli italiani avranno la 14/ma grazie all’operazione di questo governo". "È giustizia sociale - ha detto Renzi - in questi anni alcuni hanno preso tanto. Troppo. Ad esempio i manager pubblici. Che ora non potranno prendere più di quanto prende il Presidente della Repubblica".
Riguardo a quest'ultimo punto, ha spiegato che "238 mila euro per chi lavora nel pubblico è più che sufficiente, è un elemento di limite che ci vuole" e che "in questi anni si è totalmente sforato". Infine ha riferito: "Il 10 per cento della retribuzione la si prenderà solo se il paese va bene come le stock options nelle aziende. Non è possibile che un manager prenda un premio massimo se il paese va a rotoli. Da adesso inizia a pagare chi non ha mai pagato".
Valentina Vitali
(Foto: www.openworldblog.org)