Parola e Fede
Ogni uomo ha un angelo custode
Oggi risponde alle domande di Nicola e Giulia don Francesco Brancaccio docente di Teologia fondamentale presso l’Istituto Teologico “Redemptoris Custos” di Cosenza.
R. Caro Nicola, dobbiamo comprendere due verità: la libertà di scelta dell’uomo e l’azione della Grazia di Dio che la sostiene.
Dio ha creato l’uomo realmente capace di scegliere. Allora è stato Dio a farci “capaci di peccare”? No, Lui ci ha fatti “capaci di amare”! La libertà di scelta ci è data come grandezza della nostra natura, perché altrimenti non avremmo la possibilità di cercare Dio come nostro bene, di seguire la sua parola, di dargli la vita, di assumerci con tutto il cuore la missione che ci affida a servizio del prossimo. [MORE]
E dunque, se la libertà di scelta è reale, non ci può essere una costrizione divina che ci forzi a non fare il male. L’uomo può usarla anche male e di questo è responsabile.
Guarda Cristo stesso. In lui si vede l’uomo perfetto: nella sua libertà di scelta, nel suo amore, ha respinto la tentazione e ha dato la sua volontà interamente al Padre, per noi, fino a prendere la croce.
Allora siamo abbandonati a noi stessi, perché decidiamo e compiamo tutto da soli con la nostra libertà di scelta? No, neanche questo. Senza Cristo non potremmo far nulla, perché proprio dal peccato la nostra volontà è stata indebolita. Abbiamo perciò la Grazia, la presenza del Signore che viene in noi come aiuto insostituibile, per prevenire il peccato, per darci la forza di rialzarci, per convertirci a lui, sostenerci nel cammino di amore e di santificazione.
La Grazia può agire nell’uomo in molti modi. Però non sostituisce e non distrugge mai la libertà di scelta. Purtroppo l’uomo gli si può anche opporre. In Gesù, anche Giuda aveva ricevuto la grazia per ravvedersi e pentirsi, ma rimase ostinato e si disperò. San Paolo invece fu docile alla Grazia di Cristo e si lasciò conquistare.
Vedendoci deboli a causa del peccato, non siamo dunque senza speranza. La Grazia di Dio è anche per noi. Se camminiamo con Lui, nella sua volontà, nella preghiera, nei sacramenti, ce la facciamo. E la preghiera alla Vergine Maria e all’Angelo custode è aiuto potente per essere liberati dalle insidie del peccato.
D. Dio ci ha donato l'Angelo custode come riconoscerlo? e cosa devo fare? Giulia da Genova
R. Grazie per la tua domanda, Giulia, perché oggi purtroppo si parla poco dell’Angelo custode.
È la fede della Chiesa che ce lo fa riconoscere. La sua presenza di luce, di protezione, di guida fa parte della rivelazione. Gli angeli che servivano e confortavano Gesù, presentano sempre al cospetto del Signore le necessità di tutti i “piccoli” che lo seguono. Tutti possiamo farci piccoli per seguire il Signore, nell’umiltà e nell’amore; tutti possiamo lasciarci aiutare dai nostri angeli.
Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo avere con il nostro Angelo custode una relazione vera, di amicizia, di fiducia. Se ci disinteressiamo di lui, lui deve restare inoperoso. Ma se lo invochiamo, lo chiamiamo per nome, ce lo sentiamo vicino, lasciamo che si adoperi per noi, anche lui ne gioisce e il suo aiuto si realizza come dono prezioso del cielo.
Ti consiglio una piccola meditazione, “Angeli di Dio”: la trovi in questo link (http://www.movimentoapostolico.it/meditare2.htm), scorrendo tra gli scritti dell’ispiratrice del Movimento Apostolico. Sono certo che ti soffermerai a leggere anche gli altri…
Don Francesco Brancaccio
Docente di Teologia fondasmentale presso l’Istituto Teologico “Redemptoris Custos” di Cosenza
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it. Si cercherà di fornire a tutti una risposta.