Inaugurata al Museo delle Cere la statua a Stefano D'Orazio
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ROMA, 19 OTTOBRE 2011 - Oggi è stata inaugurata al Museo delle Cere di Roma la statua dedicata a Stefano D'Orazio, ex batterista e manager dei Pooh, oggi autore di musical di successo (da “Aladin” e “Pinocchio” fino a “Mamma Mia!”): la statua è stata posizionata nella sala dedicata ai musicisti italiani contemporanei, insieme a quelle di artisti come Pavarotti, Bocelli, Zucchero e Ligabue.[MORE]
Con sembianze di un realismo impressionante, Stefano D’Orazio appare in piedi, dietro alla sua storica e mastodontica batteria, con il suo classico sorriso tra l’ironico ed il disincantato, classico di chi, come lui, non si è mai preso troppo sul serio.
Stefano D’Orazio, infatti, ha così commentato la notizia della statua di cera a lui dedicata:«Quando lo scorso anno, mi hanno informato che le statue dei Pooh, che dal 1986 facevano bella mostra al Museo, sarebbero state rimosse perché ormai non somigliavano più alle nostre attuali facce, devo dire che non mi è dispiaciuto affatto. L’idea di essere stato parcheggiato per anni accanto a Napoleone, a Padre Pio e a Giulio Cesare, mi ha spesso imbarazzato e confesso che ogni volta che ci pensavo istintivamente mi toccavo le parti basse. Mi dicevo che forse sarebbe stato più carino aspettare di farci dei monumenti postumi invece che celebrarci quando eravamo ancora in un discreto stato di salute. E adesso, ci ricasco! Questa volta però la cosa è diversa, nel Museo di Roma, come a New York e a Londra, ci sono delle sezioni dedicate ai contemporanei in vita e non solo a quelli che decidono le sorti del mondo, ma anche a coloro che più semplicemente ne raccontano le emozioni. Essere stato immortalato accanto a dei nostri grandissimi come Ligabue, Pavarotti, Bocelli e Zucchero, è certamente gratificante, anzi credo che mi monterò sicuramente la testa! Mi sono andato a vedere qualche giorno fa e devo dire che mi sono fatto impressione. Le tecniche ed i materiali che sono stati usati per realizzare la nuove statue del Museo, credo vengano dal cinema e somigliano incredibilmente ai soggetti originali, dalla pelle, ai peli nel naso, alle unghie, insomma dei veri replicanti. La “lapide” poi, che hanno piazzato accanto al mio Avatar, mi ha fatto particolarmente piacere perchè non fa solo riferimento al mio fortunato trascorso, ma parla anche del mio presente il che mi fa sperare in un buon futuro».
Il Museo delle Cere di Roma è nato nel 1958 e dopo quello di Londra e Parigi è il terzo in Europa per importanza e numero dei personaggi in esso rappresentati.
La scelta della direzione artistica è sempre stata quella di immortalare in Statue di Cera quelle figure che hanno scritto nei secoli storia e costume riservando però un importante spazio anche a quei personaggi contemporanei che hanno segnato il nostro tempo.
Nel variegato itinerario che si snoda attraverso le sale del Museo si incontrano i protagonisti del presente e del passato, dalla storia antica e moderna ai grandi Inventori, dai papi, ai politici passando attraverso santi, poeti, pittori, scrittori, scultori e grandi compositori fino ad arrivare alle facce delle arti del nostro tempo, come il cinema, il teatro e la musica: da Charlie Chaplin a Totò, da Alberto Sordi con Nino Manfredi ad Eduardo de Filippo.
Il Museo delle Cere di Roma è in Piazza SS. Apostoli 68 (Piazza Venezia) ed è aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 21.00 (per info: www.museodellecere.com).
Ufficio Stampa Stefano D’Orazio: Parole&Dintorni
(notizia segnalata da Anna Pompa)