MutaMenti

Ode all'imperfetto: una poesia per rinunciare ad essere perfetti

 Ode all’imperfetto,
ode a quel segreto
nascosto sotto il letto,
a ciò che volevo fare
ma poi
l’ho solo detto. [MORE]

Se mi guardo nello specchio
vorrei essere perfetto,
bello, aitante e fiero
come un guerriero con l’elmetto.
Ma ho la pancia in fuori
e devo andare al gabinetto.

Poi rifletto.

Vedo i messaggi degli amici
che voglion ch’io esca con loro,
in tv fanno quel film
che è una vita che l’adoro,
dentro il frigo c’è il prosciutto
che ho pagato come l’oro
e fuori splende un sole grande
che riscalda come un toro.

Non sarò l’uomo perfetto
e dovrei perder qualche etto,
ho dei sogni nel cassetto
che a raggiunger non mi metto,
ma se rifletto
non più mi aspetto
che sempre sia tutto perfetto,
con la vita ci duetto
perché il tempo è corto e stretto,
e un bel giorno
all’improvviso
finirà senza rispetto.

E allora mangio il prosciutto
e chiamo gli amici per andare insieme al mare,
sotto il sole leone
mangio gelato al torrone,
rido e scherzo come non dovesse finire mai
e dimentico per poco i miei sogni ed i miei guai.


Giovanni Porta

Seguimi su Facebook