Occupy the World day a Bologna: gli indignati invadono le strade

Gianluca Pisutu
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BOLOGNA, 13 NOVEMBRE.- Ieri è stata una lunga giornata per la città dei colli. Gli indignati sono arrivati anche a Bologna e hanno fatto sentire la propria voce con una vivace manifestazione per le strade principali del centro: "L'avevamo promesso e l'abbiamo fatto, questo e' un nuovo inizio" annunceranno più avanti con il megafono.

Nella mattinata un corteo di studenti delle superiori, si stima duemila persone, è partito da piazza San Francesco lasciando la propria firma, la “V” di Guy Fawkes del noto film “V for Vendetta”, sulle vetrine di numerose banche incrociate lungo il percorso e non solo.[MORE]

Nel pomeriggio invece, dal punto di ritrovo delle Due Torri, un corteo di universitari ha attraversato via Zamboni per poi dirigersi nei viali fino a porta Mascarella: traffico bloccato e rallentamenti, automobilisti spazientiti che suonano il clacson, slogan e “flash mob”, mantelline nere e maschere di Guy Fawkes . Durante il tragitto è stata presa di mira la sede dell’Hera (più avanti anche Atc ed Equitalia) con slogan inneggianti all’acqua come bene pubblico e un ennesimo flash mob che ha mostrato la distruzione di un’enorme bolletta ai passanti.

Un secondo corteo ha percorso invece via Farini, per poi costeggiare l’Archiginnasio e giungere davanti a San Petronio con un drago di cartapesta, lungo quasi 7 metri, il simbolo dei manifestanti soprannominatisi “Draghi Ribelli”.

La protesta ha anche criticato duramente la casta e i politici, il sistema bancario ed economico accusati di essere i colpevoli della dura recessione che ha colpito il globo negli ultimi anni: in piazza Aldrovandi la sede dell’Unicredit è stata presa di mira da un gruppo di indignati che hanno appeso volantini, graffiato il muro nei pressi dello sportello bancomat, scritto con le bombolette alcuni slogan (“smash the capitalism”) e disegnato simboli (tra i quali l’immancabile “V” di Guy Fawkes). La giornata di manifestazioni si è conclusa con l’occupazione, verso le 21, dell’ex cinema Arcobaleno, in piazza Re Enzo, trasformatosi in una sala riunioni/discussioni di fortuna. Altri indignati, attivisti di Cua e Crash, hanno invece raggiunto la sede di Lettere e Filosofia in via Zamboni 38 con l’intenzione di piazzare alcune tende nelle vicinanze per trascorrervi la notte.

In giunta comunale l’Occupy Day non è passato certamente inosservato rinnovando il consueto strascico di polemiche: l’opposizione attacca Merola accusandolo di lasciare carta bianca ai manifestanti che dovrebbero invece essere immediatamente fatti sgomberare dalle aree occupate; per Lucia Borgonzoni (Lega Nord) gli indignati sono “persone [che] non hanno niente da fare e occupano il loro tempo a creare disagi ai negozianti e a tutti i cittadini. […] Se questa e' la loro ricetta per sconfiggere la crisi, c'e' davvero di che preoccuparsi”.

Disagi a parte, la giornata degli indignati è stata “tranquilla” concludendosi senza alcun ferito o episodi di violenza.

Gianluca Francesco Pisutu

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Scritto da Gianluca Pisutu

Giornalista di InfoOggi

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