Economia
Obbligo Pos per i professionisti, Ancl Veneto: "Decreto monco e inutile"
VENEZIA, 30 GIUGNO 2014 – Da oggi obbligatorio, il POS già divide il Paese. Professionisti, lavoratori autonomi, imprese sono infatti obbligati a dotarsi della macchinetta elettronica per i pagamenti oltre i 30 euro. Tuttavia nessuna sanzione è prevista al momento per coloro che decideranno di non adeguarsi. L’iniziativa è pensata nell’ambito della lotta all’evasione, con l’intento di ottenere una maggiore trasparenza.
Posizione critica quella assunta da Confesercenti, secondo la quale la misura rappresenta “un intervento pesante, che si trasformerà in un costo aggiuntivo di circa 5 miliardi l'anno per le imprese. E che rischia di essere poco utile, visto che la grande maggioranza degli italiani (il 69%) non ha intenzione di cambiare le proprie abitudini di pagamento” sostiene sulla base di un'indagine con Swg. [MORE]
L’Ancl Veneto, il sindacato dei consulenti del lavoro, ha diffuso un comunicato nel quale ribadisce la sua posizione già espressa mesi fa, sostenendo che “un provvedimento di legge che non prevede una sanzione nasce monco, crea solo confusione, e non diminuirà nemmeno di uno zero virgola l'evasione fiscale”, ha detto Alessandro Bonzio, presidente Ancl Veneto. E aggiunge: “Si dimostra solo di voler colpire mediaticamente ancora una volta le partite Iva, puntando il dito anche contro quelle libero-professionali che del Pos non se ne fanno nulla”.
“Il decreto” prosegue il comunicato, “diventato legge il 24 gennaio, infatti ‘disciplina l'uso di moneta elettronica per i pagamenti di beni, servizi e prestazioni professionali’, ma un professionista (2 milioni di lavoratori autonomi in Italia, in 27 categorie) non è un commerciante. «Noi consulenti del lavoro lavoriamo con le imprese - spiega Bonzio - con cui abbiamo accordi economici regolati con bonifici e perfettamente tracciabili, come perfettamente tracciabili sono tutte le nostre attività». Ecco quindi che questo obbligo "esteso" diventa una beffa onerosa: solo tenere il Pos ha un costo che varia dai 150 ai 300 euro l'anno, poi ci sono le commissioni bancarie, e in questo mercato stanno entrato anche le compagnie telefoniche con una convenienza da verificare”.
Federica Sterza