Estero
Obama: "Razzismo non è finito, nessuno è immune"
DALLAS - È il giorno della commemorazione a Dallas, negli Stati Uniti d'America. Si piangono oggi, 12 Luglio, le vite dei cinque poliziotti, spezzate da Micah Johnson durante la manifestazione organizzata per le morti di Alton Sterling e Philando Castile. Era presente il presidente Barack Obama, che ha cercato parole distensive nel suo discorso.
Clima è tesissimo all'arrivo del presidente Obama. L'Air Force One è colmo di personalità politiche di spessore. Tutti assieme a Dallas per commemorare i caduti in questa lunga e straziante guerra al razzismo. Il presidente Obama ha chiamato le famiglie di Sterling e Castille, cercando le parole che possano rincuorare due famiglie distrutte.
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Gli Stati Uniti, secondo Obama, si sono illusi che il razzismo fosse finito con le proteste di Martin Luther King e le sue conquiste del suo movimento, ma: "i pregiudizi rimangono, tutti nella vita ci imbattiamo nell'essere bigotti a un certo punto delle nostre vite. Se siamo onesti, siamo in grado di sentire i pregiudizi dentro di noi". E questi attacchi ai poliziotti sono il segno di questo dolore della nazione.
Non è possibile, per Obama, tener conto delle istanze di una parte e trascurare l'altro. In questo modo si fomenta l'attrito del razzismo, mentre "Dobbiamo respingere l'idea che la divisione razziale non possa essere colmata". Il dolore di tante, troppe commemorazioni si legge negli occhi di Obama. Bisogna avere un cuore aperto, rimarca il presidente, aperto ad ascoltare. Solo così gli agenti "possono forse realizzare di non essere meglio degli altri" e comprendere il profondo dolore che tutti i familiari provano quando una vita viene spezzata dalle forze dell'ordine, coloro i quali queste stesse vite hanno il compito di proteggerle.
Obama ringrazia anche il lavoro dei milioni di agenti della polizia, schierati ogni giorno a difesa della nazione "che al momento degli spari stava garantendo la sicurezza di una protesta per l'uccisione di neri da parte delle forze dell'ordine". E ricorda come milioni di vite sono salvate dalle forze di polizia in ogni parte della nazione, e la maggior parte del corpo di polizia svolge il proprio lavoro con serietà e ligio senso del dovere. Il pregiudizio e l'odio nei confronti delle forze di polizia "solo indebolisce, ma mina la causa della giustizia che le forze dell'ordine promuovono".
Queste morti e questo dolore non sono invano, dice Obama."La mia fede mi dice che i poliziotti non sono morti invano. Il nostro dolore può renderci un Paese migliore con più giustizia e più pace".
Leonardo Cristiano
immagine da: www.washingtontimes.com