Obama contro nucleare Iran. Meglio la diplomazia ma non si esclude l'opzione militare
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Obama contro nucleare Iran. Meglio la diplomazia ma non si esclude l'opzione militare

lunedì 14 novembre, 2011

NEW YORK, 14 NOVEMBRE 2011 – Torna sul tavolo la spinosa questione del programma nucleare dell’Iran. Obama studia nuove sanzioni e un’intesa diplomatica, ma non si esclude che possa rendersi necessaria l’opzione militare.[MORE]

<<C’è un ampio consenso sul bloccare il programma nucleare dell’Iran che deve rispettare gli obblighi internazionali>> ribadisce Obama, specificando che questo obiettivo deve essere raggiunto tramite la diplomazia. A questo proposito il presidente americano sta cercando un’intesa con Russia e Cina sulle nuove sanzioni da adottare <<Nessuna opzione è esclusa, ma la via privilegiata resta la diplomazia>>.
Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, dal canto suo, ritiene che la via delle sanzioni sia esaurita. <<La campagna legata all’ultimo rapporto dell’Aiea è orchestrata. Penso che possa servire come mezzo per alimentare la tensione per imporre nuove sanzioni unilaterali>> e spiega <<Minacciare sanzioni e attacchi aerei significa solo far allontanare e non avvicinare la possibilità di una soluzione negoziabile>>.

Il ministro degli Esteri inglese, William Hague, contribuisce ad alzare il tono della polemica. <<Non facciamo appello ad un’opzione militare né la auspichiamo, ma tutte le opzioni devono restare sul tavolo>>. È d’accordo con questa linea di pensiero anche l’Olanda, mentre la Francia invita i partner europei e internazionali a concentrarsi sulle nuove sanzioni per obbligare l’Iran a cooperare con l’Aiea. La Germania è assolutamente contraria a una possibile opzione militare, come ha chiarito il capo della diplomazia tedesca, Guido Westerwelle, al suo arrivo al consiglio esteri dell’Ue a Bruxelles.

Secondo il rapporto dell’Aiea, Teheran sta pianificando sperimentazioni per condurre un test nucleare militare, con l’aiuto di un esperto russo. Il regime di Ahmadinejad nega e lancia un monito contro gli Usa: <<Gli Stati Uniti non potranno colpirci senza pesanti ritorsioni>>.

Gaia Seregni

(in foto: Barack Obama, fonte: gekissimo.net)


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