Obama al telefono con Erdogan per più di un'ora di colloqui diplomatici
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ISTANBUL, 20 FEBBRAIO 2014 – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan hanno avuto una lunga conversazione telefonica, per discutere degli sviluppi della questione siriana, e dell'avvio dei colloqui di pace per la riunificazione dell'isola di Cipro. Lo scambio di opinioni su questioni strategiche è durato circa un'ora e mezza, nella prima conversazione diplomatica nel giro degli ultimi sei mesi. Secondo fonti diplomatiche, la necessità di un colloquio è venuta a seguito dell'apertura di un tavolo di discussione della questione cipriota. Altre fonti, tenute anonime, hanno rivelato che non si parlerà degli scandali che hanno coinvolto il partito di Erdogan negli scorsi mesi, né si affronterà la riforma della giustizia o i limiti della rete, questioni che hanno tenuto banco a lungo, negli ultimi tempi, nei palazzi di Ankara e nelle piazze turche.
Notizie sui colloqui telefonici sono state ufficialmente fornite dalla Casa Bianca: la conversazione è ruotata principalmente intorno a una serie di questioni bilaterali e regionali. Il presidente Obama ha espresso l'importanza dei rapporti saldi con la Repubblica turca, e che Ankara può dimostrare di essere un'ottima leadership nel mondo “se procede a rispettare i propri impegni in maniera positiva”.
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L'impegno preso è quello di rafforzare il fronte comune per fronteggiare la crescente minaccia terroristica proveniente dal conflitto siriano, oltre a settare un terreno comune nelle questioni energetiche che vedono coinvolti Turchia e Iraq.
Foto: hurryietdailynews.com
Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)