Estero
Obama all'UE: risolvere velocemente la crisi
NEW YORK, 28 OTTOBRE 2011 - Il presidente degli Stati Uniti Obama, con un intervento sul Financial Times, esprime il suo apprezzamento per i progressi fatti dall’Unione Europea, confermandole piena fiducia e affermando che <<ha le capacità finanziarie ed economiche per affrontare le sue sfide>>. Con riferimento al prossimo G20, Obama continua invitando gli Stati a una maggiore cooperazione per spingere una ripresa globale ancora troppo fragile.[MORE]
Il presidente nel suo intervento introduce la sua strategia per la crescita in modo da ottenere l’aumento della domanda mondiale e creando così maggior lavoro. Tale strategia può essere elencata in quattro punti.
In primo luogo Obama sostiene la necessità della ripresa dell’economia americana, che come maggiore economia al mondo deve fare da guida, e per questo ha presentato un piano a sostegno dell’occupazione per rimettere gli americani a lavoro. Il secondo punto riguarda la crisi europea e a tal proposito il presidente afferma <<deve essere risolta il più velocemente possibile>>. Obama nel suo intervento sottolinea l’importanza della costruzione, da parte dell’Unione, di un sistema di protezione che prevenga la diffusione delle crisi e di un apparato che rafforzi le banche, non dimenticando in ultimo la necessità di trovare una soluzione per la situazione in Grecia. La terza parte della strategia riguarda la necessità da parte di tutti i Paesi di impegnarsi per assicurare una crescita globale e bilanciata, attuando dei cambiamenti nelle proprie strategie di bilancio. Si tratta - chiarisce Obama – di cambiamenti necessari che possono <<aiutare a prevenire un’altra crisi finanziaria. Nel G20 dobbiamo assicurarci che le banche abbiano il capitale necessario per affrontare gli shock e che ci sia una maggiore supervisione e trasparenza per evitare eccesivi rischi>>. Infine l’ultima parte della strategia Obama riguarda il rafforzamento della cooperazione nel G20 per una maggiore condivisione della prosperità.
Stefania Schirru