Salute
Nursing Up De Palma: «Prescrizione infermieristica di presidi sanitari in Toscana: un percorso di evoluzione indispensabile»
ROMA 7 OTT. - «Siamo di fronte ad uno dei momenti più delicati nella storia recente della nostra realtà infermieristica.
Da una parte non è mai stata così cruciale l’esigenza di veder concretizzato, da parte della politica, il tanto atteso iter di valorizzazione economico-contrattuale di tutto il comparto non medico dei professionisti della sanità, giunti ad un punto di non ritorno tra dimissioni volontarie e fughe all’estero.
Dall’altra siamo di fronte ad una delle tappe di crescita fondamentali, che riguarda gli infermieri e l'intero sistema salute, che solo grazie alle crescenti competenze e responsabilità dei primi, sarà in grado di garantire la propria mission della tutela della salute di una popolazione destinata sempre più all’invecchiamento.
La collettività ha bisogno delle nostre competenze, nonché delle nostre qualità umane, nell’ambito, naturalmente, di una solida organizzazione e di un perimetro regolamentare che abbiano lo scopo di mettere nella condizione i professionisti di agire al meglio delle proprie potenzialità.
Ed è per questo che non possiamo non accogliere positivamente l’impegno della Regione Toscana nell’avviare il tanto atteso percorso di prescrizione infermieristica di presidi sanitari.
Siamo di fronte ad un un percorso di evoluzione della professione infermieristica, in risposta ai nuovi bisogni di salute della popolazione, e tale percorso potrebbe riguardare finalmente la prescrizione infermieristica di presidi sanitari, utili nella delicata pratica assistenziale quotidiana dei malati cronici, dei soggetti fragili, degli anziani, dei disabili, dei bambini.
Tutto questo rappresenta una opportunità enorme, che non solo la Toscana ma anche altre Regioni dovrebbero far propria, ancor meglio se attraverso un provvedimento uniforme ed omogeneo, adottato a livello di Conferenza».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
«E’ significativo che finalmente qualcosa di concreto cominci a muoversi proprio in quelle Regioni dove la carenza infermieristica è giunta all’acme. Tutto questo rappresenta un evidente segnale di “risveglio dal torpore ” e di rilancio da parte della politica sanitaria locale, che decide di costruire il presente e il futuro della sanità regionale, sulle enormi competenze a disposizione dei nostri professionisti della salute.
Ci ha pensato prima il Veneto, avviando il proprio programma ufficiale legato agli infermieri di famiglia.
E adesso la Toscana, tra i territori dove la carenza di personale infermieristico pesa maggiormente, lancia segnali propositivi , con lo sviluppo di modelli organizzativi a sostegno della presa in carico ,della tutela della salute dei soggetti più fragili, incentrati sulla crescente autonomia degli infermieri, in piena sintonia anche, potremmo dire finalmente e salvo sorprese dell'ultima ora, con la professione medica.
Non abbiamo mai smesso di sottolineare, continua De Palma, quanto, il futuro della tutela della salute della collettività, degno di tal nome, passi attraverso un rinnovato equilibrio tra le professioni sanitarie, seppur nel rispetto dei differenti ruoli.
Ci siamo resi conto da tempo, dice ancora De Palma, sia in ottica dell’applicazione del DM 70 sia nell’ambito di quella che sarà l’applicazione del DM 77 che, in molte circostanze, la carenza di sinergia tra le stesse professioni ha reso difficoltosa se non impossibile l’implementazione di idee, progetti e modelli organizzativi innovativi, che consentissero di mettere in atto interventi condivisi da tutti gli attori del sistema salute.
Insomma, l'ormai acclarata autonomia degli infermieri in ambito assistenziale non può che giovare a tutto il sistema salute, prima di tutto ai cittadini, dentro e fuori dei nostri ospedali, e la prescrizione infermieristica di presidi sanitari avrebbe quindi il potenziale di consentire che l'infermiere possa gestire in autonomia, come indica la legge, i bisogni di natura assistenziale dei cittadini, aprendo la strada alla ricostruzione del nostro sistema sanitario che, senza gli infermieri, non può avere un futuro», conclude De Palma.