Salute
Nursing Up De Palma: «L’orrore dell’ospedale pediatrico di Kiev ferisce noi infermieri»
ROMA 9 LUG. - «Piangere su piccoli corpi innocenti! Sono scene a cui nessuno dovrebbe mai assistere e tanto meno provocare. La crudeltà umana, poi, non dovrebbe sfiorare nemmeno con il pensiero i luoghi in cui medici e infermieri combattono per difendere la salute dei pazienti. Attaccare, senza pietà, una struttura sanitaria pediatrica, è un atto di una barbarie indescrivibile.
I missili russi che hanno colpito l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev feriscono al cuore, profondamente, chi, come noi infermieri, si batte ogni giorno per salvarli i bambini, nella speranza di non vederli soffrire».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale Nursing Up Sindacato Nazionale Infermieri.
Il bilancio delle aggressioni contro l’assistenza sanitaria in questi 15 mesi di guerra è di 101 vittime tra medici e infermieri, decine di migliaia di feriti e la distruzione di forniture mediche, strutture e trasporti, comprese le ambulanze. L’offensiva contro l’assistenza sanitaria viola il diritto internazionale umanitario perché priva le persone delle cure che devono essere garantite anche in guerra e crea conseguenze ad ampio raggio e a lungo termine. In Ucraina, dall’inizio del conflitto sono morti 528 minori e altri 1230 sono rimasti feriti.
«Rimango profondamente scosso per le atroci immagini dell’ospedale pediatrico di Kiev, con i soccorritori che scavano tra le macerie, e in particolar modo per quelle dei piccoli pazienti oncologici evacuati dal personale sanitario. A nome del Nursing Up condanno fermamente questo orrore», conclude De Palma.