Politica
Nuovo Governo: M5S e Lega hanno indicato il nome di Conte al Presidente Mattarella
ROMA, 21 MAGGIO – Dopo settimane di trattative, i due partiti che hanno raggiunto un accordo sul programma di governo per far partire la nuova legislatura hanno indicato al Capo dello Stato il nome del potenziale Premier. Le esigenze dei Pentastellati e del Carroccio sarebbero infatti soddisfatte da un eventuale incarico affidato a Giuseppe Conte, che verrebbe coadiuvato da una squadra di Ministri e Sottosegretari comunque già individuata al tavolo delle negoziazioni. [MORE]
Nel pomeriggio di oggi si sono infatti tenute nuove consultazioni presso il Palazzo del Quirinale e le due delegazioni politiche avrebbero espresso di comune accordo i medesimi concetti, segno del fatto che l’intesa definitiva potrebbe essere ormai davvero vicinissima. “Credo che oggi possiamo dire di essere di fronte ad un momento storico. Abbiamo indicato al Presidente della Repubblica il nome della persona che può portare avanti il contratto di governo” – ha dichiarato Luigi Di Maio al termine dell’incontro con Mattarella, prima di riprendere a discutere di temi con la stampa presente. “Ovviamente il nostro obiettivo era ed è quello di migliorare la qualità della vita degli Italiani e perciò in questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo e discusso prima dei temi e poi dei nomi. Sono orgoglioso di avere alla fine portato al governo il nostro programma elettorale: non solo ci sono i 5 Stelle, ma ci sono tutti i 20 punti fondamentali da noi indicati in campagna elettorale. Siamo dunque pienamente soddisfatti del lavoro svolto e speriamo che già nei prossimi giorni si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica. È valsa la pena prendere tempo, perché finalmente nasce la terza Repubblica” – ha poi concluso raggiante il suo discorso il capo politico del MoVimento, per l’occasione accompagnato anche dal capo della comunicazione del partito Rocco Casalino, oltre che dai capigruppo Grillo e Toninelli.
All’uscita del Quirinale, invece, Di Maio si è soffermato per qualche secondo sul nome di Giuseppe Conte a capo del nuovo esecutivo, affermando che “si tratterà di un Premier politico, che presiederà un Governo politico espresso da due forze politiche e che pertanto conterrà esponenti di entrambe. Ai fini della sua composizione, diremo no ai cambi di casacca ed a persone provenienti dal gruppo misto. Non è questo lo spirito che intendiamo dare a questo Governo”.
La delegazione leghista, composta da Matteo Salvini e dai capigruppo Centinaio e Giorgetti, ha a sua volta espresso considerazioni analoghe. “Abbiamo fatto il nome al Presidente ed abbiamo ben chiara anche la squadra ed il progetto di Paese che vogliamo portare avanti. Siamo vogliosi di partire soprattutto per far crescere l’economia del Paese” – ha detto infatti brevemente il leader del Carroccio.
Tali dichiarazioni, implicitamente, confermano anche i vari incontri che si sarebbero svolti fra le due forze politiche in mattinata a Montecitorio. Al centro delle ultime negoziazioni, chiaramente, sarebbero stati posti i nodi sui Dicasteri da assegnare, tra i quali il più intricato da sbrogliare sarebbe stato quello concernente il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a capo del quale potrebbe essere proposto il nome di Paolo Savona (ex Ministro del Governo Ciampi, gradito alla Lega ed in passato ospitato virtualmente più volte sul blog delle stelle per discutere di affari economici). Il coinvolgimento di Savona potrebbe però fare discutere nei prossimi giorni, in virtù delle posizioni anti-europeiste da lui espresse talvolta in passato in materia di politica monetaria, avendo in particolare in più occasioni criticato la moneta unica dell’Unione. Il resto della squadra, invece, starebbe prendendo forma più facilmente: ad esempio, appare quasi certa l’assegnazione del Ministero della Difesa e di quello del Lavoro e dello Sviluppo Economico al M5S, mentre la Farnesina diverrebbe appannaggio della Lega. Resterebbero in bilico il Dicastero della Sanità e quello di Infrastrutture e Trasporti (a causa soprattutto delle ultime frizioni sull’argomento TAV tra le due forze politiche).
Il potenziale Premier indicato dai due partiti, invece, potrebbe essere per certi versi considerato un profilo tecnico. Laureato in giurisprudenza alla Sapienza di Roma, Giuseppe Conte si è poi specializzato all’estero, a Yale ed all’International Kultur Institut di Vienna, poi alla Sorbona di Parigi, finanche a Cambridge ed alla New York University. Egli è quindi divenuto avvocato civilista e poi docente di diritto privato all’Università di Firenze, ma ha insegnato anche alla Luiss prima di diventare titolare di un importante studio legale. Dal 2010 al 2011 ha fatto parte del CdA dell’Agenzia spaziale italiana, per poi divenire componente del comitato scientifico della Fondazione italiana del notariato. Di origini pugliesi, essendo nato in provincia di Foggia ed avendo frequentato le scuole primarie a San Giovanni Rotondo, Conte ha 54 anni, è sposato ma separato ed ha un figlio di 10 anni. Si tratta quindi di un curriculum di altissimo livello sul piano professionale, pur senza aver avuto alcuna esperienza politica, ma essendosi avvicinato al MoVimento già nel 2013, quando fu proposto nell’allora squadra virtuale di governo presentata dal partito pentastellato agli elettori gialli.
Al termine delle consultazioni di oggi, comunque, il Capo dello Stato non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, piuttosto rendendo noto che domani riceverà i Presidenti dei due rami del Parlamento, Fico e Casellati, rispettivamente alle 11 e alle 12, per consultarli presumibilmente sulla possibilità di affidare l’incarico al soggetto designato da Lega e M5S.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: huffingtonpost.it