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Nuoto acque libere Sardegna: tutto sul mondiale KO sprint di Alghero

Nessuna medaglia tricolore ma la terza giornata del mondiale algherese ha riservato forti emozioni con la prima assoluta della ko sprint maschile e femminile che in futuro assortirà le prove delle acque libere. I concorrenti, suddivisi in due batterie, si cimentano nei 1500 metri (due per nazione), dopo i quali, metà di loro vengono estromessi.

I sopravvissuti hanno un minuto e mezzo di tempo prima di ricomporre fisico e mente per affrontare altri mille metri di gara. All’arrivo un’altra metà viene eliminata e i restanti dopo un’altra brevissima pausa uguale alla precedente, disputano la finale su un percorso di 500 metri.

Inutile ravvisare che la magnifica ambientazione ha reso ancor più suggestive le gare irradiate impeccabilmente dalle telecamere targate World Acquatics.

AD UN GIORNO DALLA CONCLUSIONE LORENZO ZICCONI TRACCIA UN PRIMO CONSUNTIVO

Il presidente dell’Alguer Sport Lorenzo Zicconi attende l’ultimissimo giorno di gare e la festicciola conclusiva in spiaggia con atlete, atleti, e gli addetti ai lavori per poter finalmente tirare il fiato.

Sarà in quel momento altamente conviviale con musica a tutto spiano e con panini e hamburger per tutti che sarà stilato definitivamente un bilancio fino ad ora lusinghiero.

“Anche oggi il bel tempo ci ha preso per mano - esordisce Zicconi - ci ha condotto in una posizione perfetta; la tipica giornata stupenda per poter svolgere queste gare. Il meccanismo organizzativo, oliato alla perfezione, ha fatto il resto: i ragazzi hanno capito come spostarsi con i gommoni, non c’è stata una minima discrepanza tra giudici, volontari, assistenti bagnanti, trasportatori, delegati. Insomma non una macchina perfetta ma molto di più.

Lorenzo, il ritorno d’immagine per tutto il territorio è più che assicurato?

Sono tutti contenti, gli americani ci hanno fatto i complimenti; che è tutto dire perché dalle loro parti sono abituati a barcamenarsi in situazioni e attrezzature notevolmente più sofisticate delle nostre.

Però sono rimasti sbalorditi dall’accoglienza che hanno ricevuto, del luogo che per loro era qualcosa di incantevole. E sono sicuri che i loro ragazzi, specie quelli che non andranno avanti con la carriera natatoria, avranno ben impressa questa baia e l’esperienza complessivamente maturata.

Ma è davvero filato tutto liscio?

Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo, ieri, non si sa per quale motivo, ad alcuni sono stati riscontrati dei problemini di salute: c’era chi ha accusato mal di testa, chi nausea, uno addirittura è stato portato al pronto soccorso.

Probabilmente sono entrate in ballo stanchezze o debolezze, fortunatamente si è risolto tutto.

Facciamo qualche passo indietro e torniamo alla cerimonia inaugurale?

È stata molto emozionante, tutte le delegazioni si sono complimentate con noi.

Il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto non è potuto venire ma è stato sostituito egregiamente dall’assessora al Turismo e allo Sviluppo economico Ornella Piras che si è addirittura emozionata perché una parata così bella non l’aveva mai vista.

Inoltre la voglio ringraziare pubblicamente perché il suo discorso è stato toccante, per giunta in lingua inglese, facendoci fare una bellissima figura perché non c’è stato bisogno della traduzione.

Quindi siete contenti del ruolo assunto dalle istituzioni?

Si, alla fine ci hanno dato una mano. Dopo tante relazioni, controrelazioni, collaudi, genio civile, ingegnere civile, ingegnere nautico, a Sassari non c’era nessuno che potesse mettere la firma liberatoria.

Alla fine ci è venuto incontro il consigliere regionale algherese Valdo Di Nolfo che alle quattro del mattino è partito alla volta di Cagliari per far apporre una firma dal direttore generale del Demanio. Stavamo davvero rischiando di non fare la gara.

Purtroppo abbiamo a che fare con una burocrazia farraginosa. Il primo agosto abbiamo presentato domanda, sarebbe stato sufficiente che qualcuno ci avesse detto subito, chiaramente, come muoverci e tutto sarebbe filato liscio proprio perché la sicurezza è un valore imprescindibile e va curata in tutti i dettagli.

Oggi per l’Italia nessuna medaglia

Era una gara particolare, ma siamo comunque arrivati in finale. Oltre alla resistenza, bisogna avere delle qualità di tolleranza all’acido lattico. Dopo aver percorso 1500 mt, e poi altri mille e se vai in finale altri 500, tutti tirati perché devi evitare l’eliminazione, probabilmente i nostri atleti non sono ancora allenati per questo tipo di competizione. Piano, piano raggiungeranno il top anche lì.

Rimane l’alta qualità delle performances di questi nuotatori

Le gare in acque libere stanno diventando spettacoli. Anni fa, dopo la partenza, tutti i partecipanti sparivano nell’orizzonte e si dovevano attendere i metri conclusivi per capire cosa stesse succedendo. Adesso si possono seguire passo per passo con i droni e le telecamere sulle imbarcazioni. Ma è molto spettacolare anche attendere l’arrivo dal pontone.

Per domani siete un po’ a rischio..

Si, è prevista pioggia dopo mezzogiorno, contiamo di chiudere in anticipo.

CRONACHE DEL KO SPRINT MASCHILE E FEMMINILE

(a cura dell’ufficio stampa della Federnuoto)

KO SPRINT MAS

Eliminatorie

Si parte con il primo round che riduce il gruppo da sessanta a venti unità. Due batterie da trenta nuotatori ciascuna con i migliori dieci tempi delle due che qualificano al secondo turno. Accede alla semifinali Vincenzo Caso già bronzo nella 10 km. Il 19enne di Napoli - tesserato per Fiamme Oro e CC Napoli e allenato da Pietro Bonanno - in 16'35"2 sigla il quinto crono nella seconda batteria, vinta dall'ungherese Hunor Kovacs in 16'33"1. Eliminato Lorenzo Cinquepalmi (CC Napoli) che, sempre inserito nella seconda heat, non va oltre il dodicesimo tempo in 16'40"0. Miglior tempo nella prima batteria del francese e oro iridato nella 10 km Sacha Velly in 16'26"6.

Semifinale

Un minuto e mezzo di pausa e si riparte per la semifinale. La formula è vincente per spettacolarità e rapidità; per certi versi prende spunto da ciò che avviene nelle sprint dello sci di fondo. Vincenzo Caso non conosce fatica e si qualifica per la prima storica finale della nuova disciplina. Il 19enne di Napoli chiude il secondo round con l'ottavo tempo in 10'22"21. Guidano ancora il francese Velly in 10'10"0 e il magiaro Kovacs in 10'10"3.

FINALE

Cinquecento metri da vivere tutti d'un fiato. Dieci atleti che nuotano praticamente sulla stessa linea, ad eccezione del giro di boa. Il miglior sprinter è il giapponese Kaito Tsujimori che prende l'imbuto dal lato giusto e vince in 5'54"1, precedendo il greco Vasileios Kakoulakis in 5'54"5 e al francese Velly vero sconfitto in 5'54"6. Caso chiude settimo in 5'57"5.

KO SPRINT FEM.

Eliminatorie

Preliminari che dimezzano il gruppo portandolo, come nel caso della sprint maschile, da cinquantasei a venti: sono due le batterie da ventotto con le migliori dieci per heats che accedono alla fase successiva. A loro agio nel nuovo format delle acque libere entrambe le azzurre che si qualificano alla semifinale senza eccessivi patemi.

La ligure Ludovica Terlizzi in testa fin dallo start vince la sua batteria.

La 17enne di Genova - tesserata per Genova Nuoto e seguita da Simone Menoni - si impone in 17'49"7, precedendo la statunitense Brinkleigh Hansen, vincitrice della 5 km, in 17'51"4. Quinto posto nella first heat per Mahila Spennato bronzo nella 5 km.

La 15enne pugliese - tesserata per Icos Sporting Club e allenata da Max Di Mito - tocca in 17'35"4, con la transalpina Clemence Coccordano che in 17'31"0 regola il gruppo.

Semifinale

Bravissima ancora Mahila Spennato che con il nono crono si prende il pass per una finale che si preannuncia difficile, di alto livello e da bagarre condensata in cinquecento metri. L'azzurra regola il chilometro in 11'16"9. La più veloce e grande favorita è la statunitense Claire Weinstein - oro nella 10 km, con la 4x200 olimpica - in 11'10"5. Si ferma Ludovica Terlizzi quindicesima in 11'23"3.

FINALE

E Claire Weinstein con facilità domina i cinquecento metri finale. La 17enne del Nevada - argento olimpico con la 4x200 sl - stacca il gruppo a metà gara e chiude solitaria in 5'50"8; completano il podio l'altra statunitense Brinkleigh Hansen in 6'00"0 e la francesce Clemence Coccordano in 6'02"0. Bravissima Mahila Spennato quinta in 6'13"8.

I RISULTATI

1^ giornata - giovedì 5 settembre

10 km maschile

1. Sacha Velly (Fra) 1h59'44"2

2. Piotr Wozniak (Pol) 2h00'13"6

3. Vincenzo Caso 2h00'15"8

10 km femminile

1. Claire Stuhlmacher (Usa) 2h09'15"9

2. Chiara Sanzullo 2h09'16"2

3. Georgia Makri (Gre) 2h09'16"6

2^ giornata - venerdì 6 settembre

5 km maschile

1. Jonas Lieschke (Ger) 59'42"1

2. Balint Kreisz (Hun) 59'55"4

3. Konstantinos Chourdakis (Gre) 59'57"8

6. Gaetano Tammaro 1h00'07"0

16. Gabriele Aloisi 1h00'51"7

5 km femminile

1. Brinkleigh Hansen (Usa) 1h03'05"3

2. Anna Bartalos (Hun)1h03'09"5

3. Mahila Spennato 1h03'14"8

11. Ginevra Bagaglini 1h04'34"4

7.5 km maschile

1. Emir Albayark (Tur) 1h18'34"3

2. Davide Grossi 1h18'34"4

3. Atakan Ercan (Tur) 1h18'39"0

7.5 km femminile

1. Claire Weinstein (Usa) 1h25'43"3

2. Pena Martinez (Esp) 1h25'46"0

3. Napsugar Nagy (Hun) 1h25'49"