Politica

Nucleare: referendum approvato dalla Consulta

Le modifiche della Cassazione approvate all’unanimità dalla Corte Costituzionale. Napolitano: “andrò a votare”.

TRIESTE, 7 Giugno 2011 - La Corte Costituzionale ha deliberato questa mattina l’ammissibilità del Referendum sul nucleare, come modificato dalla Corte di Cassazione; da quel che si è appreso la Corte avrebbe deciso all’unanimità.[MORE]

La nuova valutazione della Consulta si è resa necessaria dopo l’approvazione del decreto omnibus e della moratoria (truccata) sul nucleare che il Governo aveva introdotto. A seguito di quella, infatti, la Corte di Cassazione aveva dovuto modificare il testo del quesito sul nucleare per adeguarlo al nuovo quadro normativo; testo che necessitava poi di essere vagliato dalla Corte Costituzionale perché questa ne decidesse l’ammissibilità.

La decisione era sembrata nei giorni scorsi quanto mai incerta a seguito dell’elezione del nuovo Presidente Alfonso Quaranta, ritenuto gradito al presente Governo, e la decadenza per fine mandato di Ugo De Siervo: nell’attesa che il Parlamento lo sostituisca, infatti, la Corte lavora con soli 14 giudici, di cui 6 sono su posizioni sicuramente non ostili all’esecutivo (cosa che avevano dimostrato in occasione del voto sul legittimo impedimento) e, in caso di parità, il voto del Presidente è quello decisivo. I dubbi erano stati dipanati ieri proprio dal neo-Presidente Quaranta che aveva dichiarato come, a suo parere, la Corte non potesse fermare ora i Referendum; parere che evidentemente è stato condiviso dal resto che collegio che ha dato il via libera definitivo al quesito.


Dunque il 12 e 13 Giugno si voterà per fermare, un’altra volta dopo 24 anni, il nucleare in Italia. E il comitato per il si incassa oggi un testimonial d’eccezione: Giorgio Napolitano. Il Presidente della Repubblica ha risposto a dei giornalisti che gli chiedevano se sarebbe andato a votare “io sono un elettore che fa sempre il suo dovere”, lasciando così capire che si presenterà alle urne.

(Marco Biagioli)