Politica
Nucleare: la Cassazione domani decide sui referendum
ROMA, 31 MAGGIO - Si attende per domani la decisione della Corte di Cassazione in merito al quesito referendario relativo alla presenza di centrali nucleari sul territorio italiano. L'ufficio di presidenza della Corte si riunirà domani mattina per decidere se gli elettori il 12 e 13 giugno dovranno o meno esprimere il proprio parere anche sulla questione nucleare.[MORE]
La questione sulla quale la Cassazione è chiamata ad intervenire è sorta in seguito all'inserimento nel decreto Omnibus di una norma che, di fatto, istituisce una moratoria relativa alla costruzione di impianti nucleari in Italia e che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe interrompere i piani nucleari per qualche anno.
Si ricorderà, tuttavia, la dichiarazione rilasciata lo scorso 26 aprile da Berlusconi durante il vertice tenuto con il presidente francese Nicolas Sarkozy. In quell'occasione il presidente del Consiglio ha tenuto a precisare quanto era stato già ampiamente previsto dalla maggior parte dei commentatori subito dopo l'inserimento della moratoria nel decreto. In seguito al disastro di Fukushima si è deciso di bloccare momentaneamente i piani nucleari con una moratoria “per far sì - stando alle parole del premier - che magari dopo un anno, dopo due anni, si possa ritornare ad avere un’opinione pubblica consapevole della necessità di ritornare all’energia nucleare”.
Una decisione sulla quale da settimane dibattono giuristi e politologi. Nelle intenzioni del governo la moratoria dovrebbe cancellare il quesito referendario, ma le opinioni sulla legittimità di questo tentativo sono piuttosto discordanti e c'è chi sostiene che ai cittadini non debba essere negata la possibilità di esprimere la propria opinione anche in materia nucleare, tanto più se si considera che la moratoria avrebbe una durata solo temporanea.
La parola definitiva spetterà dunque alla Corte di Cassazione. Per gli altri tre quesiti referendari, relativi all'acqua pubblica e al legittimo impedimento, tutto dovrebbe procedere regolarmente. Almeno fino a questo momento.
Serena Casu