Cronaca

Nozze gay, Tar decreta "Il prefetto non può cancellare i registri"

ROMA, 9 MARZO 2015 – Il prefetto di Roma non può annullare i matrimoni omosessuali contratti all’estero. Questa è stata la decisione del Tar di Roma, interpellato lo scorso 31 ottobre da Giuseppe Pecoraro all’indomani della decisione di cancellare i registri contenenti i dati relativi alle unioni.


In particolare, sebbene il tribunale abbia riconosciuto che le unioni tra individui dello stesso sesso non sono ancora accettate legalmente in Italia, con la conseguente impossibilità di trascrivere i nomi nel registro ufficiale, è stato tuttavia stabilito che il prefetto non ha l’autorità necessaria per cancellare, e quindi annullare, le unioni. Si tratta, infatti, di un compito che spetta solo all’Autorità giudiziaria ordinaria.  [MORE]


Con questa delibera, il Tar conferma quanto Marino aveva già ipotizzando quando, lo scorso Novembre, si era scagliato contro il Prefetto Giuseppe Pecoraro: “Avevo sempre affermato, pur non essendo un esperto di giurisprudenza, che sulla base delle normative nazionali e comunitarie fosse un dovere del sindaco trascrivere un documento di un'unione avvenuta all'estero di due cittadini della mia città. Per me non è assolutamente una sorpresa, non credo ci sia stato mai un momento in cui ho mostrato un minimo dubbio sulla mia certezza”, ha infatti commentato il sindaco dopo aver appreso la notizia. E ha aggiunto: “Tutto questo deve ancora di più essere interpretato come uno stimolo al Parlamento, ma lì sono certo che il presidente del Consiglio Renzi, come ha detto in diverse occasioni, provvederà a sollecitare egli stesso un percorso legislativo, che sia accurato, che colmi il vuoto che in Europa esiste soltanto in Grecia e l'Italia”

(foto: palermomania.it)

Sara Svolacchia