Cronaca
Nozze gay all'estero, la comunità Lgbt chiede la trascrizione: protesta contro il comune di Milano
MILANO, 22 SETTEMBRE 2014 - Sposati all’estero, semplici conoscenti in Italia. Questa la situazione delle tante coppie omosessuali che se oltreconfine possono legalmente unirsi in matrimonio, come a New York, in Spagna o in Danimarca, quando poi rientrano in madrepatria non possono esercitare alcunché.
Così, se appena qualche settimana fa il Comune di Bologna dava il via libera alla richiesta di trascrizione degli atti matrimoniali nell’archivio di stato civile municipale, scontrandosi fortemente con la Curia, lo stesso non si può dire del Comune di Milano che ancora è indecisa sul da farsi.
Per tale ragione, questa mattina, numerose coppie omosessuali hanno protestato davanti all’ufficio anagrafe di Palazzo Marino chiedendo una «posizione definitiva» da parte del sindaco Giuliano Pisapia, il quale «da oltre quattro mesi – hanno scritto in una nota le coppie presenti – ha avviato tramite l’assessore Pierfrancesco Majorino un confronto finito due mesi fa in un vicolo cieco».[MORE]
«Siamo consapevoli – affermano alcuni presenti – che la trascrizione è solo una certificazione e non apre a doveri e dirtti che competono ad una legge nazionale. Ma Pisapia può lanciare un messaggio politico forte ad un Parlamento che non riesce a produrre una legge in grado di equipararci agli altri Paesi d’Europa».
(Immagine da tempi.it)
Giovanni Maria Elia