Cronaca
Novartis sarà denunciata in Giappone
MATERA, 10 GENNAIO 2014 - Riceviamo e pubblichiamo. Il gigante della farmaceutica avrebbe esagerato nel presentare i benefici in alcuni spot di un farmaco il Diovan per la cura dell’ipertensione arteriosa ma anche contro l’angina polmonare e gli ictus .
Avevamo annunciato lo scorso 13 ottobre dell’avvio di un’indagine da parte delle autorità sanitarie nipponiche sul colosso farmaceutico Novartis perché sospettato che di aver manipolato dati clinici su un medicinale contro l'ipertensione.
Ora la conferma arriva dal Ministero della salute giapponese che pare sia pronto a far avviare anche un’indagine penale. [MORE]
La filiale nipponica del gigante della farmaceutica avrebbe infatti esagerato nel vantare i benefici di un medicamento in alcuni spot pubblicitari.
Novartis è sotto inchiesta da quando due università del Paese del Sol Levante hanno annunciato di sospettare che vi sia stata manipolazione dei dati relativi ai test clinici del Diovan, poi usati nelle pubblicità.
Un dipendente di Novartis avrebbe partecipato a questi esperimenti nascondendo la sua affiliazione e li avrebbe modificati per affermare che vi era efficacia non solo contro l’ipertensione arteriosa ma anche contro l’angina polmonare e gli ictus.
Diovan è venduto in più di 100 paesi e in Giappone genera 700 milioni di euro annui.
La legge prevede per chi viene ritenuto colpevole di aver dato false informazioni riguardo le proprietà benefiche di un medicinale 2 anni di reclusione e 2 milioni di yen (17'000 franchi) di multa.
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, alla luce dell’inchiesta in questione, ribadisce quanto già comunicato lo scorso mese d’ottobre a tutela dei pazienti, poiché data la possibilità di reperire sulla rete lo stesso farmaco che contiene come principio attivo il Valsartan, tant’è che viene usato come sinonimo di questa molecola, è necessario prestare la massima attenzione anche nel Nostro Paese ed utilizzare il farmaco solo per l’uso specifico per cui è indicato.
(Notizia segnalata da Giovanni D'agata)