Politica

Nota di Fabio Celia. Riflessioni sull'amicizia e l'ipocrisia: il senso della vita oggi

Riflettevo poco fa sul senso della vita e di cosa sia diventata oggi rispetto a cosa fosse un tempo. Quando, pur non mancando bassezze e opportunismo, c'era un senso dell'amicizia e di certi rapporti alquanto diverso da oggi. Sì, proprio molto diverso. Certo, la mia è una considerazione, che voglio condividere con voi su questa grande piazza virtuale di Facebook, scritta di getto e dettata dall'amarezza. Non vi è dubbio.

Ma non potrebbe essere altrimenti, perché di recente ho vissuto, seppur indirettamente per fortuna, una storia di ordinario menefreghismo. Aggravato da tanta ipocrisia e interesse personale anteposto a ogni sentimento. Una vicenda in cui il neanche poi lunghissimo periodo di 'bassa fortuna' di una persona perbene a cui sono legato da grande affetto, della quale volutamente non faccio nome e su cui nemmeno do il minimo riferimento sul brutto momento attraversato, è coinciso con l'abbandono di molte delle persone prima particolarmente vicine.

Fin troppo banale e scontato, starete pensando voi nel leggermi. Impossibile che mi ci abitui, vi rispondo però io. Che resto ancor più disgustato, altro termine meno crudo purtroppo non mi viene in mente, nel constatare come chi si è eclissato, perdendo la memoria, l'abbia subito ritrovata non appena l'amico in seria difficoltà ha ripreso quota. Perché, adesso, c'è di nuovo da… banchettare e far festa, magari ancora una volta sulle spalle dell'amico per mesi e mesi messo da parte. Quello che pure serviva, lo ribadisco, quando c'era si voleva disponibilità per risolvere problemi anche gravi.