Cronaca

Nota dei Vescovi umbri sulla difficile fase economica ed occupazionale della regione

PERUGIA, 30 AGOSTO 2014 - Nella difficile fase economica ed occupazionale che sta vivendo la regione, i Vescovi dell'Umbria manifestano la loro viva preoccupazione ed esprimono la propria solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie mentre, nel contempo, invitano alla responsabilità tutti coloro ai quali sono stati conferiti poteri decisionali a vari livelli.

Pensiamo alle diverse Imprese piccole e grandi - come, tra l’altro, la AST (Acciai Speciali Terni) di Terni, la IMS (Industrie Metallurgiche Spoleto) di Spoleto, la Merloni di Gualdo Tadino - che affrontano da mesi serie difficoltà. Per alcune di esse è stata ventilata e per altre già avviata la procedura di licenziamento dei lavoratori. La gravità della situazione, con il rischio per migliaia di persone di rimanere senza un lavoro, porta con sé conseguenze umane e sociali dolorosissime per innumerevoli famiglie.

Papa Francesco, nell'udienza dello scorso 20 marzo, in occasione dei 130 anni della fondazione dell'Acciaieria di Terni, ha parlato con grande forza e accorata partecipazione dei problemi del mondo del lavoro: «Di fronte all'attuale sviluppo dell'economia e al travaglio che attraversa l'attività lavorativa, occorre riaffermare che il lavoro è una realtà essenziale per la società, per le famiglie e per i singoli. Il lavoro, infatti, riguarda direttamente la persona, la sua vita, la sua libertà e la sua felicità. Da qui deriva che il lavoro non ha soltanto una finalità economica e di profitto, ma soprattutto una finalità che interessa l'uomo e la sua dignità».[MORE]

I Vescovi umbri invitano quanti hanno in mano le sorti politiche ed economiche dei lavoratori a non stancarsi di ricercare le strategie più opportune per la salvaguardia di questo bene fondamentale, in una logica di solidarietà e di giustizia e non unicamente di profitto. Non si guardi solo ai numeri, ma ai volti degli operai e dei loro figli.

In questo particolare momento, le Istituzioni locali e il Governo nazionale non facciano mancare il proprio contributo, con il massimo impegno e lungimiranza, per creare prospettive di sviluppo per tutti e trovare una soluzione equa per le vertenze ancora aperte in Umbria.

*I Vescovi dell’Umbria

(notizia segnalata da Riccardo Liguori – U.S. CEU)