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Norvegia. Strage pianificata dal 2009. Il killer "Azione atroce, ma necessaria"
Norvegia, 24 luglio 2011 - Ѐ Anders Behring Breivik, l'estremista norvegese autore delle due stragi di venerdì a Oslo, il primo avvenuto nei pressi della sede de governo e della redazione del tabloid Vg, il secondo nella piccola isola di Utoya, in un campetto dove si erano radunati circa 500 giovani laburisti. Fin ora i morti sono 92, ma ci sarebbero almeno cinque dispersi, che hanno cercato di salvarsi buttandosi in un laghetto. Alla diffusione della notizia, si è subito pensato ad un attacco di un gruppo islamico. [MORE]
«È la ritorsione contro Oslo per le vignette di Maometto, la guerra in Afghanistan e la missione in Libia». Ma invece, il terrorista era un loro concittadino di 32 anni, bianco, cristiano fondamentalista e ostile all'islam. Gli indizi a suo sfavore sono lampanti, l'esplosivo trovato sull'isola sarebbe stato fabbricato nella fattoria di Anders, dove aveva «tonnellate» di fertilizzante chimico utile alla creazione di ordigni esplosivi.
Alcuni testimoni l'avrebbero visto aggirarsi nella zona in cui c’è stata l'esplosione. E inoltre, il suo avvocato ha fatto sapere che «aveva pianificato tutto da tempo»; mentre dalla voce di Breivik l’orribile commento: «Un gesto atroce ma necessario». La polizia ha diffuso la teoria secondo la quale l'assassino avrebbe avuto dei complici ad aiutarlo nella folle mattanza, ma le indagini sono alquanto complicate.
Pian piano emergono però particolari a dir poco sconvolgenti. Breivik aveva inviato al giornale “Kiemunki Iltalehti” un amplio documento, chiamato «Dichiarazione di indipendenza dell’Europa», in cui esponeva la propria ostilità verso «la cultura marxista», definendosi un «cacciatore di marxisti». Nel memorandum, il norvegese spiegava la consistenza della sua spedizione, ideata a partire dal 2009, dicendosi di aspettarsi di essere ricordato nella storia ''come il più grande mostro dopo la Seconda Guerra Mondiale''.
Ne consegue una domanda, valutando correttamente quest’avvisaglia, la strage si sarebbe potuta evitare?
Tiziana Marzano