Non tutta la crisi viene per nuocere. In Grecia in ascesa l'imprenditoria giovanile
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ATENE, 19 GIUGNO 2012 In Grecia la cultura dei giovani per il posto fisso, possibilmente statale, è stata “giustiziata” dalla crisi economica, che come si sa in quella nazione ha fatto più danni che altrove. Ma con l’accantonamento del mito dell’impiego assicurato a vita, si sono liberate energie imprenditoriale a lungo inepresse.
Sono energie che si stanno sviluppando per lo più nel cosiddetto “triangolo internet-mobile-software”. Alcune piccole aziende gestite per lo più da giovani, sono in breve divenute leader mondiali nel loro settore. E’ il caso ad esempio di BugSense, creata appena un anno fa, che è utilizzata da oltre 4.500 sviluppatori del settore della telefonia di tutto il mondo per individuare gli errori delle loro applicazioni. [MORE] TaxiBeat, un’applicazione per gli smartphone che dalla Grecia si è diffusa in tutto il mondo. Essa permette ai tassisti di comunicare dove si trovano e ai clienti di contattarli.
In realtà, la Grecia ha sempre potuto contare su menti brillanti, ma per generazioni la finalità predominante per la maggior parte dei giovani era un impiego nel settore pubblico. Ora per forza di cose non è più così. Infatti, gli stipendi dei lavoratori pubblici sono stati tagliati in alcuni casi anche della metà e le pensioni stesse non sono più una certezza. I neo-imprenditori greci non sono però sempre “profeti in patria”. Spesso le realtà imprenditoriali più innovative sono registrate come aziende statunitensi o britanniche. Il dato positivo della crisi è dato anche dal fatto che- vista la penuria di mezzi e capitali pubblici- il clientelismo è decisamente venuto meno. Così, alla fine. riesce ora ad emergere davvero chi lo merita e non chi è più “raccomandato”.
Raffaele Basile
foto tratta da wikimediacommons