Politica
Non solo scandali: ci sono politici che vivono un'intensa esperienza di Fede. Cascino a Medjugorje
GENOVA 10 FEBBRAIO 2013 - Le cronache degli ultimi tempi segnano sempre più una disaffezione degli italiani dalla politica anche perchè molti, francamente troppi, sono stati gli scandali venuti alla luce che ci hanno rivelato l’esistenza di Parlamentari, Assessori e Consiglieri comunali trovati con le “ mani nel sacco” a distrarre a proprio piacimento denaro pubblico per propri inconfessabili sfizi personali.
Tutto ciò ha dimostrato l’esistenza nel nostro Paese, a vent’anni da Tangentopoli, ancora di una pletorica “ casta” autoreferenziale per la quale l’impegno in politica e nelle istituzioni è inteso non come un servizio ai cittadini ma come un’irripetibile occasione di arricchimento personale e di aumento del proprio prestigio. Tutto ciò crea un solco incolmabile tra cittadini e classe politica. Di contro però esistono ancora politici per i quali l’impegno personale e la determinazione in ordine alle proprie scelte di vita obbedisce, invece, ad un'altra genia di valori quali quello profondo della Fede.
E’, infatti, una storia di Fede viva quella che proviene dalla Liguria, e dall’estremo suo Ponente in particolare. Qui vive e lavora, nella città di Sanremo che nell’immaginario collettivo nazionale troppo spesso viene identificata come la “ città dell’effimero” per via del suo Casinò e del Festival della canzone italiana, l’avvocato Gabriele Cascino che ricopre la carica di Assessore all’Urbanistica della Regione Liguria.
Essere Assessore all’Urbanistica ed al Demanio marittimo in una regione altamente turistica come è la Liguria, è bene tenere presente, significa ricoprire una delle cariche politiche più importanti in questo stretto lembo di terra affacciato sul mare e, quotidianamente, veder transitare sulla propria scrivania progetti di lottizzazione che valgono un pacco di soldi.
La storia che vede protagonista oggi l’avvocato Cascino, invece, è una storia di profonda e vissuta Fede nella Madonna di Medjugorje, cioè in quel fenomeno sovrannaturale iniziato il ventiquattro Giugno del 1981 con l’apparizione della Celeste Signora a sei veggenti: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Jakov Čolo e Marija Pavlović.”
In quella località sono stato guidato direttamente dalla Vergine Maria”, ci spiega Cascino che poi confessa di essere molto devoto alle Gran Madre di Dio non solamente a causa del nome che porta ma anche perché è nato il ventiquattro Maggio, giorno in cui, per l’appunto, si venera Maria Ausiliatrice. “ Tempo addietro, continua il racconto dell’Assessore ligure, in una libreria a Roma trovai sugli scaffali un libro sulle apparizioni a Medjugorje. Ne fui incuriosito, lo comprai e lo lessi. [MORE]
Seguii pure molti programmi televisivi che parlavano del cosiddetto “ mistero di Medjugorje”. Fu così che nel 2009 decisi di recarmi in Bosnia- Erzegovina ma non trovai posto sull’aereo. Credetti di dover rinunciare al mio primo viaggio colà quando all’improvviso la compagnia aerea mi telefonò dicendomi che vi erano state delle disdette e che potevo, se lo avessi voluto, sostituire chi aveva rinunciato al viaggio. Aderii con entusiasmo e fu così che, a cavallo tra il 2009 ed il 2010, arrivai a Medjugorje. L’esperienza che feci fu per me così significativa che l’ho ripetuta in occasione delle ultime festività di fine anno.
Ciò che si prova a Medjugorje è sotto il profilo della Fede molto particolare e molto intenso, quasi impossibile da descrivere nella sua interezza. Sembra quasi, ma intimamente per ciò che mi riguarda ne ho la certezza, che a Medjugorje non ci si vada se non guidati dalla Madonna. Ognuno dei fedeli che periodicamente convengono lì lo sa e ne è convinto. Purtroppo su Medjugorje si dicono parecchie falsità: non è assolutamente il “ circo Barnum” di cui tutti parlano dove vengono svolte, da parte delle organizzazioni criminali balcaniche, attività al limite del lecito”. Cascino, poi, alla richiesta di esprimere un parere in ordine alla posizione critica della Chiesa avverso le Apparizioni espressa in primo luogo dall’allora Vescovo di Mostar, Diocesi territorialmente competente,
Pavao Žanić nonché dal suo successore, attualmente in carica, Ratko Perić, si è così espresso: “ Credo che a Mostar, dove dopo le guerre balcaniche, cattolici e musulmani di Bosnia tendono sempre meno ad integrarsi e rispettarsi e dove esponenti del clero cattolico si lamentano di come in Bosnia l’Islam si stia radicalizzando sempre più, il Vescovo faccia male a mostrarsi titubante nei confronti di un avvenimento eccezionale che accade a soli trenta chilometri di distanza, verso l’interno, e che sconvolge l’esistenza dei milioni e milioni di pellegrini che qui giungono da ogni regione dell’Europa”.
La Chiesa infatti per ora si limita ad un generico “ non risulta che ci sia a Medjugorje un intervento soprannaturale” per se continua a ricercare sul perché il fenomeno Mariano bosniaco continui ad attirare così tanti pellegrini e se non sia il caso di rivedere tante posizioni in merito. Il timore, però, di tante organizzazioni ecclesiastiche e laiche è che, dietro all’enfatizzazione di Medjugorje, ci siano pure tante strumentalizzazioni politiche da parte dei cattolici croati, etnia dominante in Erzegovna, per liberare il paese da più musulmani bosniaci, e serbi rimasti, possibile.Ci congediamo, però, dall’Avvocato- Assessore Cascino con la consapevolezza di esserci incontrati con un politico che appartiene alla razza di coloro che, onestamente, credono fino in fondo in ciò che fanno, giusto o sbagliato che sia.
Sergio Bagnoli)