«Non sa l'italiano». Sindaco leghista nega cittadinanza a donna indiana
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«Non sa l'italiano». Sindaco leghista nega cittadinanza a donna indiana

domenica 1 marzo, 2015

CAIRATE (VARESE), 1 MARZO 2015 - Ministero e prefettura le avevano già accordato il nullaosta per avere la cittadinanza italiana, ma quando la signora Rani Puspha, di origini indiane, è giunta al Comune di Cairate, provincia di Varese, il sindaco Paolo Mazzuchelli, Lega Nord, le ha negato la possibilità di giurare.

La ragione di tale diniego secondo quanto riferito dallo stesso primo cittadino è l'incapacità da parte della donna parlare italiano. Secondo il sindaco, infatti, la signora Puspha non conosce la lingua e quindi non ha letto la Costituzione italiana così come previsto dalla legge per la cerimonia di conferimento della cittadinanza.

La donna, intanto ha deciso di rivolgersi a dei legali. «La sottoscritta - ha scritto la signora Puspha in una lettera - in più occasioni si è recata presso gli uffici comunali per effettuare tale giuramento prima dello scadere del termine semestrale previsto dalla normativa vigente, al fine di non vanificare il conferimento della cittadinanza e gli esborsi a tal fine sostenuti. Tuttavia in più occasioni venivo sottoposta a un arbitrario e inopportuno esame della lingua italiana che certamente non compete al sindaco né agli addetti degli uffici comunali. Oltretutto segnalo che sto quotidianamente frequentando una scuola di italiano per stranieri al fine di migliorare l'apprendimento della lingua italiana, ciò a dimostrazione della volontà di rispettare la normativa vigente». Al momento l'avvocato della donna donna paventa una omissione di atti d’ufficio.[MORE]

La risposta del sindaco Mazzucchelli non si è fatta attendere. «La persona che presta giuramento per ottenere la cittadinanza italiana deve saper parlare italiano - afferma il primo cittadino di Cairate - lo prevede la legge, deve saper leggere la Costituzione. La signora Rani non era ancora pronta. Le ho quindi suggerito, durante un incontro cordiale a cui hanno partecipato anche la figlia e il genero, di iscriversi a un corso di italiano. Se la signora è pronta a recitare la frase in italiano, da parte mia non c’è alcuna opposizione».

(Immagine da milano.corriere.it)

Giovanni Maria Elia


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