Cronaca

Procura di Arezzo su decesso Martina Rossi: "Fuggiva dagli stupratori e cadde dal balcone"

GENOVA, 01 DICEMBRE - Il procuratore di Arezzo ha inviato gli avvisi di fine indagine per i due giovani aretini accusati della morte a Palma di Maiorca di Martina Rossi, la studentessa di venti anni precipitata il 3 agosto 2011 dal balcone di un albergo alle Baleari.[MORE]

L'episodio venne archiviato come suicidio. Nel 2012 le indagini vennero riaperte grazie alla tenacia dei genitori di Martina, Bruno e Franca, che non si sono mai rassegnati alla versione della polizia spagnola secondo la quale la ragazza, sotto effetto di stupefacenti, sarebbe caduta dal balcone. La ragazza, genovese e studentessa di architettura, si trovava in vacanza con due amiche.

Il 7 febbraio 2012 Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, due ventenni aretini conosciuti a Palma di Maiorca da Martina e dalle amiche durante la vacanza, furono convocati in qualità di testimoni. Incuranti delle microspie piazzate dagli investigatori nella saletta, i due iniziarono a parlare e a scambiare confidenze giudicate "compromettenti" circa un presunto tentativo di violenza sessuale di cui nessuno al momento aveva parlato. I due ragazzi sono stati subito indagati per "omicidio colposo, omissione di soccorso e tentata violenza sessuale" e da Genova il caso passò ad Arezzo.

Stando all'accusa Martina Rossi, in camera con i ragazzi, avrebbe provato a sfuggire all'aggressione passando da un balcone all'altro, ma avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe precipitata nel cortile dell'hotel. La riesumazione della salma di Martina e l'autopsia hanno evidenziato diversi particolari incompatibili con la caduta, come graffi alle braccia e una strana abrasione su una spalla.

 

Luna Isabella

(foto da confartigianato.it)