Cultura e Spettacolo

"Noi Vivi", le Quattro Giornate di Napoli rivivono alla Galleria Borbonica

 
NAPOLI, 26 SETTEMBRE 2014- Domani 27 settembre, in memoria delle Quattro Giornate di Napoli, l’Associazione Culturale NarteA ricostruisce i momenti più significativi dei moti insurrezionali partenopei della Seconda Guerra Mondiale: “Noi Vivi”, uno spettacolo itinerante in scena sul palcoscenico congenito della Galleria Borbonica, si presenta come una vera ricostruzione storica dei tragici giorni vissuti dai napoletani nei rifugi bellici del tunnel borbonico. La quota di partecipazione per lo spettacolo è di € 15,00 a persona, comprensiva di biglietto “percorso standard” per tornare entro l’anno a visitare il sito accompagnati da una guida.

Una città sotto assedio, bersaglio dichiarato di tutti gli eserciti, più di cento bombardamenti precipitano al suolo. Questa è Napoli nei suoi giorni più difficili, quando i napoletani vivono ore drammatiche in attesa di una liberazione che non sembra arrivare mai. In quel momento, dal 27 settembre del 1943, inizia una vera e propria caccia all'uomo, senza distinzione d'età: diciottomila persone esplodono in rivolta, l'intera città è in prima linea e per quattro giorni i napoletani tengono duro fino a costringere i tedeschi alla resa.
La ricostruzione storica di quelle quattro tragiche giornate rivive, ora per ora, nel format dello spettacolo itinerante dell’Associazione Culturale NarteA: “Noi Vivi” è una rappresentazione teatrale, in scena sabato 27 settembre 2014 presso la Galleria Borbonica di Napoli che riporta nel cuore pulsante del sottosuolo napoletano, proprio all'interno dei rifugi del tunnel borbonico, nel momento in cui la sommossa spontanea si salda alle azioni isolate della resistenza clandestina, in una sollevazione popolare che coinvolge senza distinzioni operai, bambini, intellettuali, ufficiali e soldati allo sbando.[MORE]

Il dramma vissuto dalla città e i segni di quel passato non troppo lontano sono ancora oggi visibili: su una parete dell'immensa cattedrale, scavata nel tufo giallo della pancia di Napoli, si può leggere l’incisione Noi Vivi. Una grande scritta scolpita con un carboncino sembra essere un sospiro di gioia, un urlo liberatorio di chi ha conquistato la salvezza. Finalmente liberi di continuare a vivere, ma imprigionati nelle viscere della terra.

La suggestiva ambientazione del tunnel borbonico proietterà il pubblico direttamente sulla scena, in modo da sentirsi parte integrante della “storia”: tanti scalini da percorrere a perdifiato non appena suonavano le sirene. Presto il boato delle fortezze volanti si avvicinava, e le bombe sarebbero cadute di lì a breve. Correre, non pensare, arrivare nel cuore del monte Echia, con la speranza di riuscire nuovamente a scampare alla morte. Ogni giorno diventava difficile sopravvivere all'arida tragedia di quegli anni. Suonava la sirena, un’altra bomba stava cadendo dal cielo: l’affanno aumentava, le macerie ostacolavano ogni vicolo. Bisognava fuggire, raccogliere velocemente in un lenzuolo le cose più “utili” e trovare rifugio nell'unico posto dove forse ci si poteva salvare. Un attimo e la sirena poteva suonare di nuovo: la paura tornava, il giorno e la notte si confondevano.

Per sopravvivere, bisognava crearsi una “nuova” quotidianità, capace di ricordare che si era ancora umani. Nel tempo i bombardamenti hanno cancellato ogni cosa, ma non la memoria e la speranza di coloro che risalivano in superficie per gridare al cielo e agli attori di quella assurda Guerra: “Noi Vivi”!
Richiamare alla memoria questo periodo storico è un dovere per tutti – afferma Febo Quercia, art director di NarteA –. Questo spettacolo si avvale del ‘teatro’ per creare qualcosa di diverso dal ‘comune’, puntando a ricostruire un momento storico di orgoglio napoletano, dove il fattore emotivo vuole essere il vero protagonista, grazie anche al supporto organizzativo prestatoci dalla Galleria Borbonica

L’appuntamento al pubblico è previsto alla biglietteria della Galleria Borbonica in Vico del Grottone n°4, seconda traversa a sinistra salendo via Gennaro Serra, mentre l’uscita è fissata in via Domenico Morelli. La quota per lo spettacolo itinerante è di € 15,00 a persona ed è comprensiva del biglietto “percorso standard”, ossia la passeggiata storica per visitare il sito entro la fine dell’anno accompagnati da una guida.

 

Notizia segnalata da Annacarla Tredici