Cultura e Spettacolo

Noi ci saremo ancora, grande successo per Gianfranco Riccelli e Felice Foresta

Catanzaro, 19 dicembre - Felice Foresta è un avvocato, un intellettuale ed un grande poeta. Gianfranco Riccelli è un cantautore con collaborazioni importanti, come Francesco Guccini, Claudio Lolli, Ernesto Bassignano e Gianfranco Manfredi. 

Sono due figli di Taverna, la città dei loro padri, e vivono entrambi a Catanzaro, ma non si conoscono. In una serata uggiosa che invitava alla lettura, Gianfranco legge la raccolta di poesie di Felice “Dietro la fontana..”. È amore a prima vista, sente subito la necessità di musicare alcune di quelle liriche. Contatta Felice che fatica a crederci. Inizia così un’amicizia particolare, un cammino speciale che porta alla creazione di nove canzoni raccolte in un CD dal titolo “Noi ci saremo ancora”. Martedì sera, nel Teatro Comunale di Catanzaro gremito, i due artisti hanno presentato questa opera musicale.

Calano le luci in sala, “Ho incontrato poesia, era malata, di tempo e fede. Oltre la siepe del silenzio, ho inseguito musica, era stanca….una fontana era memoria e musa… e raccontava: noi ci saremo ancora”, recita la magnifica voce fuori campo di Salvatore Venuto, grande attore di teatro. Si apre il sipario ed entra sul palco il fine intellettuale prof. Franco Cimino, per l’occasione presentatore della serata: “Felice Foresta è poesia, la incarna e come sangue da una ferita gli viene fuori. Questa sua lirica che abbiamo appena ascoltato ha dato lo stimolo alla creatività di Gianfranco Riccelli di costruire un’opera musicale che io considero uno degli album più belli che si siano potuti ascoltare negli ultimi anni in Italia. Il nostro cantautore ha fatto un autentico capolavoro, è un’impresa quasi impossibile scrivere la musica sulle poesie, perché esse sono già melodie. Egli le lascia quasi intatte, non le violenta, non le modifica. Dall’incontro tra Felice e Gianfranco è nata una meraviglia che rappresenterà per tutti uno spazio di riflessione oltre che un godimento nell’anima. Questa è una serata di incontri, l’incontro tra la musica e la poesia, della parola che si fa canzone, di noi con la nostra storia, dei calabresi con la Calabria. 

‘Noi ci saremo ancora’ è una scommessa, di noi che potremo ricostruire l’amore verso questa terra, per salvarla da noi stessi e poterla consegnare, con i valori antichi dei nostri padri, ai nostri figli, con il monito che essi la facciano propria e la difendano”.

Con un lungo applauso il pubblico sottolinea l’apprezzamento alle parole del professore che lascia la scena a Gianfranco Riccelli, accompagnato dal chitarrista siciliano Febo Nuzzarello e dai musicisti catanzaresi Gioacchino Miriello e Danilo Gatto, che delizia i presenti proponendo quattro sue canzoni storiche, “Cara Lucia”, “Il sogno di volare”, “Tutto è cultura” e “I nostri padri”.

I musicisti escono e il pubblico viene letteralmente rapito dalla straordinaria interpretazione degli attori Aldo Conforto e Salvatore Venuto che interpretano un brano della novella Fantasticheria e uno del Romanzo I Malavoglia, che apre il ciclo dei vinti, di Giovanni Verga.

“Mai avrei immaginato che le mie poesie potessero essere declinate in musica, Gianfranco ha saputo interpretarle, disossarle e ricostruirle in musica. Un’operazione assai difficile che necessita della sensibilità di una persona che sa esprimere la sua capacità poetica attraverso la musica. Lui è riuscito ad esaltare il senso del mio dire in favore dei vinti, delle persone che non ci sono più, della nostra terra”, con queste parole Felice Foresta ha dato il via alla presentazione delle nove canzoni che costellano il CD.

L’impatto emotivo è forte ed immediato, con “Tra fango e fiori” Riccelli e Foresta emozionano raccontando la storia di Soumaya Sacko, un giovane migrante che viveva nella baraccopoli di San Ferdinando, a Rosarno (RC), ucciso perché difendeva i diritti dei suoi compagni di lavoro. Strepitoso il ritornello in francese dell'esperta soprano Donatella Dovico. Di emozione in emozione l’entusiasmo del pubblico sale e lo dimostra con lunghi e fragorosi applausi. Dopo “Noi ci saremo ancora”, “La pazienza di un perdono” e poi come non perdersi, tra le pennellate di quello straordinario dipinto che è “Ottobre è dei sogni″. In “La fontana della piazza” troviamo con forza l’elemento fondamentale della poetica di Felice, che più di ogni altro è capace di generare la vocazione alla bellezza, la Donna. Particolarmente apprezzata “Natale”, in cui i due artisti hanno saputo cogliere l’essenza di questa festività “..ho incontrato il diverso e gli ho parlato, cercandomi nei suoi occhi. Ho frugato fra i volti stanchi e profumati degli anziani e ho imparato il dovere dal passato..”. 

Se non è primavera” e “Il crinale del mare” sono un incantevole inno alla nostra terra. Chiude la raccolta “Lo sguardo di un vecchio”, un mirabile ritratto che racchiude le paure, le fatiche, i ricordi, le emozioni, i sogni degli anziani, colti   con l’incanto di Felice e dipinti con le note di Gianfranco.

La lunga standing ovation finale, che ha abbracciato tutti i protagonisti della serata, ha suggellato un magico evento in cui i cinquecento del Comunale sono stati presi per mano ed accompagnati in quel eccezionale luogo, teatro dell’incontro tra Felice e Gianfranco, l’utopia.

Noi ci saremo ancora è stato registrato presso lo studio di incisione della Yara Record di Lucio Ranieri, un’eccellenza nel suo genere, da Gianfranco Riccelli, Febo Nuzzarello e Lucio Ranieri. Il progetto è stato sostenuto dall’agriturismo bio ecologico “A lanterna” di Monasterace. Parte dell’incasso ricavato dalla vendita sarà devoluto in favore del Centro Calabrese di Solidarietà.

In un giorno sghembo noi ci siamo stati e in un giorno bello, come un cielo meringa e smeriglio, noi ci saremo ancora.

Saverio Fontana