Cronaca
Nobel per la pace alle donne africane
ROMA, 6 OTTOBRE 2011 – Il prossimo 7 ottobre si deciderà a chi assegnare il Nobel per la pace, tra i favoriti i protagonisti delle rivolte nel Sud del Mediterraneo, ma una campagna vuole assegnarlo alle donne africane. [MORE]
Si chiama “Noppaw” (Nobel Peace Prize 2011 for African Women), l’iniziativa che chiede di destinare il Nobel per la pace alle donne africane, promossa dal Cipsi, coordinamento di 48 associazioni di solidarietà internazionale, e da ChiAma l’Africa, nata in Senegal, a Dakar, durante il seminario internazionale per un Nuovo patto di solidarietà tra Europa e Africa svoltosi dal 28 al 30 dicembre 2008.
La proposta, lanciata lo scorso gennaio, è nata a partire dalla constatazione del ruolo crescente che le donne africane hanno acquisito nella vita quotidiana dell’Africa. Come si legge sul sito della campagna, «le donne sono protagoniste e trainanti sia nei settori della vita quotidiana che nell’attività politica e sociale», viene evidenziato anche il loro ruolo delle donne nella microeconomia, nella formazione e nella difesa della salute.
Lo scopo è lanciare una campagna internazionale per l'attribuzione del premio Nobel per la Pace nel 2011 alle donne africane nel loro insieme. Non una campagna per l'attribuzione del Nobel a una singola persona o a un'associazione, dunque, ma un Nobel collettivo. Proposta atipica, certamente, ma che serve per lanciare una campagna internazionale che intende sottolineare e far conoscere al mondo il peso che le donne africane hanno nel presente, hanno avuto nel passato e avranno nel futuro dell'intero continente. Quello che si vuole ottenere è privilegiare nei rapporti di cooperazione proprio le donne e le loro organizzazioni.
Per partecipare alla campagna basta firmare la petizione nei banchetti o on-line. L’obiettivo è arrivare a 2 milioni di firme da presentare al Comitato che attribuisce il Nobel. Tra i firmatari anche molti politici e personaggi famosi come Pierluigi Bersani, Gianfranco Fini, Romano Prodi, Walter Veltroni, Ligabue, Teresa De Sio, Gianna Nannini e molti altri.
«Le donne africane - spiega Melandri, coordinatore di ChiAma l’Africa - sono il richiamo al mondo che la prima cosa da salvaguardare è la vita. Se c'è infatti una caratteristica della cultura africana, è l’attaccamento alla vita, anche nelle situazioni più tragiche e difficili. E la donna dice che la vita vince sempre, nonostante tutto».
In video: spot campagna Noppaw
Marika Di Cristina