Nobel per la pace a Ican, organizzazione internazionale per l'abolizione delle armi nucleari
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OSLO, 6 OTTOBRE - Il premio Nobel per la pace 2017 va a Ican, organizzazione per il bando delle armi nucleari che raccoglie oltre 440 gruppi di cento paesi diversi. L’annuncio è arrivato dal comitato del Nobel a Oslo, rispettando le previsioni che, con la crisi nordcoreana in corso e con il braccio di ferro fra Teheran e Washington sul trattato sul nucleare iraniano, davano questo tema come il favorito nelle preferenze dei selezionatori. [MORE]
Nella sua motivazione, il comitato norvegese rimarca che la scelta è caduta sull’«International campaign to abolish nuclear weapons» per «il suo ruolo nel fare luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per arrivare a un trattato di proibizione di queste armi». È la diciannovesima volta che il Nobel per la Pace va a chi si batte a favore del disarmo. Nel 2013 il premio era stato assegnato all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) e il Comitato lo aveva motivato con «l’impegno a favore dell’eliminazione delle armi e degli arsenali chimici nei vari scenari di guerra in tutto il mondo». L’Opac stava allora supervisionando lo smantellamento delle armi chimiche in Siria.
L’Ican - organizzazione no-profit fondata nel 2007 a Ginevra - è stata determinante quando nel luglio scorso l’Onu ha adottato il nuovo trattato per la messa al bando delle armi nucleari, che entrerà in vigore non appena 50 Stati lo ratificheranno. Illustrando le motivazioni del premio, la presidente del comitato del Nobel, Berit Reiss-Andersen, ha spiegato che «l’Ican più di ogni altro ha dato un contributo enorme e un nuovo vigore al progetto di un mondo senza armi nucleari». «Stiamo mandando un messaggio a tutti gli stati, in particolare agli stati nucleari» ha aggiunto. Il Comitato ha anche rivolto un appello agli Stati perché «si avviino negoziati rivolti alla graduale eliminazione dal mondo delle 15.000 armi nucleari attualmente esistenti». Il prossimo sforzo, ha aggiunto la Reiss-Andersen, deve «riguardare gli Stati che hanno l’atomica».
Il premio, che consiste in una donazione di nove milioni di corone svedesi (circa un milione di euro), sarà consegnato a Oslo il 10 dicembre prossimo. «E’ un premio importantissimo per quanti lavorano dal 1945 alla lotta contro le armi nucleari - ha esultato Beatrice Fihn, direttore esecutivo di Ican - un tributo ai sopravvissuti di Hiroshima e anche alle vittime dei test nucleari che ancora si fanno». Ad approvare la scelta, prima fra tutti, l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, protagonista con gli ex ministri degli Esteri John Kerry (Usa) e Zarif (Iran) dell’accordo sul nucleare iraniano siglato nel 2015 dalla Comunità internazionale con Teheran: «È bene vedere il Premio Nobel per la pace 2017 assegnato all’Ican, con cui condividiamo un forte impegno per raggiungere l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari», ha scritto su Twitter.
Claudio Canzone
Fonte foto: huffingtonpost.it