Cronaca

No Tav, condannati i tre attivisti che assaltarono il cantiere di Chiomonte

TORINO, 27 MAGGIO 2015 – Sono stati condannati a due anni e 10 mesi i tre attivisti No Tav accusati di aver assaltato il cantiere dell’alta velocità di Chiomonte nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2013. Per loro anche una multa di quattromila euro. La sentenza è stata emessa dal gup di Torino a porte chiuse. Il processo si è svolto con rito abbreviato. [MORE]

Lucio Alberti, Graziano Mazzarelli e Francesco Sala, presenti in aula, erano stati arrestati lo scorso luglio a Milano per danneggiamento seguito da incendio, fabbricazione e porto di armi da guerra e congegni esplosivi, e violenza a pubblico ufficiale aggravata. I pm torinesi Antonio Rinaudo e Andrea Padalino avevano chiesto condanne di cinque anni e sei mesi. Per i tre il gup ha disposto gli arresti domiciliari.


Inizialmente la procura di Torino aveva mosso anche l’accusa di terrorismo nei loro confronti; in particolare gli erano stati contestati i reati 280 e 270 sexies, attentato per finalità terroristiche e condotte con finalità di terrorismo. Con la stessa motivazione erano stati condannati anche altri 4 antagonisti che quella notte avevano preso parte all’assalto. Il 17 dicembre 2014, però, la Corte d’Assise di Torino, presieduta dal giudice Pietro Capello, sentenziò l’assoluzione per tutti.


Soddisfazione per la sentenza di oggi da parte della difesa, secondo cui è stata ribadita «la non particolare gravità della vicenda nonostante quanto affermato dai pm».


[foto: ilpaesenuovo.it]


Antonella Sica