Cronaca

No Tav, blitz a Palazzo Marino

MILANO, 27 MARZO 2012- Dopo la scritta "No Tav" rinvenuta dalla Digos e dalla Polfer su una centralina vicino ad uno dei roghi che ieri notte sono stati appiccati lungo la linea ferroviaria, fra Rogoredo e Lambrate, qualche ora fa c'è stata un'irruzione, a Palazzo Marino, da parte di una ventina di militanti del movimento "No Tav", legati al centro sociale «Il Cantiere». Questi hanno occupato la sala Alessi, dove alle 18 è previsto un incontro con il procuratore capo Torino, Giancarlo Caselli. Tale azione rischia di fare saltare l'appuntamento. Naturalmente, non è detto che i due eventi siano tra loro collegati, tuttavia, ciò induce a riflettere sulla tempistica con cui si sono verificati i suddetti episodi.

Comunque sia, tornando all'azione di oggi pomeriggio, prima di occupare sala Alessi, il gruppo aveva esposto nel cortile interno del Municipio uno striscione contro l'Anpi, ovverosia l'associazione dei partigiani che ha promosso l'incontro con Caselli, che si sta occupando dell'inchiesta sugli scontri dell'estate scorsa in Val di Susa. Sullo striscione si legge, 'Non usate la memoria dei vecchi partigiani contro i partigiani di oggi. Da che parte fischia il vento?'.

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Immediato è stato l'intervento, in Comune, degli agenti della questura, accompagnati da un gruppo di consiglieri comunali e rappresentanti di Palazzo Marino per cercare una mediazione. Tra questi: il direttore generale Davide Corritore, il responsabile dei rapporti istituzionali Gianni Confalonieri, il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo e alcuni consiglieri (Mirko Mazzali e Luca Gibillini di Sel, Andrea Fanzago del Pd e Alessandro Morelli della Lega Nord).

In merito alla vicenda, il presidente della Provincia di Milano, il pdl Guido Podestà, ha dichiarato, "Ancora una volta assistiamo ad azioni intimidatorie condotte da non meglio precisati gruppi No Tav, capaci solo di imporre la propria ideologia antidemocratica e incivile". Per il responsabile Sicurezza del Pd, Emanuele Fiano, si tratta di un "atto squadrista. Il movimento No Tav si conferma purtroppo animato da pulsioni che niente hanno a che fare con l'espressione democratica del dissenso, ma punta a colpire le persone in quanto simboli. Per noi il giudice Caselli è un simbolo dello Stato di diritto, paladino della lotta alla mafia e al terrorismo. Questo genere di azioni sono del tutto incompatibili con uno Stato di diritto e crediamo fortemente che essi rischino si esasperare una situazione di tensione generale già altissima e pericolosa".

Infine, il commento con tono polemico da parte delcapogruppo leghista in consiglio comunale Matteo Salvini, che afferma, "Con Palazzo Marino occupato il sindaco Pisapia raccoglie quello che ha seminato, amoreggiando con no global e centri sociali", il quale conclude chiedendo a Pisapia di rispondere con gli "sgomberi" all'occupazione.

(Fonti: Corriere della Sera, La Repubblica. Fotogramma: La Repubblica)

Rosy Merola