Cronaca

No Tav, assolto Erri De Luca: "Il fatto non sussiste"

TORINO, 19 OTTOBRE 2015 - Erri De Luca è stato assolto dall'accusa di istigazione a delinquere "perché il fatto non sussiste". I pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo avevano chiesto 8 mesi di reclusione per lo scrittore che si era detto a favore dei sabotaggi in Val Susa contro la Torino-Lione. "Mi sento meglio, non solo per me ma per l'aria, l'ossigeno civile che si respira in questo paese. Nel corso del processo mi sono trovato in una lunga sala d'attesa, che adesso è finita. Rimane la grande solidarietà delle persone che mi hanno sostenuto in Italia e in Francia. In Francia poi a tutti i livelli istituzionali", ha commentato a caldo De Luca. [MORE]

Lo scrittore, che è stato sempre presente in aula nel corso del processo, ha seguito tutte le fasi "senza nutrire alcuna aspettativa. Anche perché questo è un processo sperimentale: non era mai stato fatto un processo ad uno scrittore per le sue idee e le sue opinioni". Secondo De Luca "la Torino-Lione non si farà perché non ci saranno mai i quattrini per farla. Sapete che la Torino-Lone si ferma 30 chilometri prima di Lione e per poter arrivare in centro bisognerà prendere altri mezzi? E' scritto nelle carte dell'opera. Quindi i tre quarti d'ora che si risparmiano per arrivare, si perdono poi alle porte di Lione", ha aggiunto lo scrittore che si è autodefinito, uno "a cui piace impicciarsi delle lotte giuste delle popolazioni italiane".

Secondo quanto rivela il domenicale francese "Journal du Dimanche", il presidente francese Hollande avrebbe parlato con Matteo Renzi per intercedere in favore dello scrittore. "Secondo le nostre informazioni lui e altri alti responsabili dello Stato francese hanno tentato di convincere i loro omologhi italiani a ritirare la denuncia", ha scritto il giornale, ma fonti di Palazzo Chigi smentiscono "il merito e le circostanze relative alla vicenda di Erri De Luca, così come ricostruite dal Journal du Dimanche e riprese oggi da alcuni organi di informazione italiani. Nessuna telefonata del presidente francese al primo ministro Matteo Renzi a proposito dello scrittore italiano". De Luca non aveva chiesto le attenuanti generiche e aveva impedito ai difensori di presentare istanza di incostituzionalità del capo di accusa.