Cronaca

No Tav, aggiornamento dal presidio

TORINO ( VAL DI SUSA ) – La seconda notte di protesta dei manifestanti No Tav è trascorsa senza tensioni. I manifestanti che hanno trascorso la notte ai blocchi ( il primo sull’autostrada A32 Torino – Bardonecchia all’altezza dello svincolo di Chianocco, il secondo sulla strada statale 25 del Moncenisio sempre nei pressi di Chianocco ) sono stati un centinaio. Non lontano da loro un incendio ha distrutto tre automobili, una catasta di legno e il telone di un tir. Anche se la natura degli incendi è ancora tutta da chiarire ( incendi sui quali sono intervenuti subito i vigili del fuoco ) secondo Luigi Casel, uno dei leader No Tav, sarebbero stati appiccati dalla stessa mano e a danno del movimento stesso. Mentre cercavano di scaldarsi ai margini dei falò accesi, i manifestanti hanno scandito per tutta la notte il nome di Luca Abbà, uno dei leader che, ricordiamo, è rimasto ferito lunedì mattina dopo essere caduto da un traliccio dell’alta tensione su cui si era arrampicato per protestare. [MORE]Dal Cto di Torino, dove il giovane è ricoverato, fanno sapere che le sue condizioni sono stazionarie anche se reagisce bene alle terapie intensive. Sul caso è stato inviato un rapporto dalla Digos alla Procura guidata da Giancarlo Caselli che ha affermato che verrà fatto tutto il possibile per accertare come siano andati i fatti. Il ministro dell’interno Cancellieri inoltre, intervenendo sull’argomento, si è detta molto rammaricata per quello che è successo ma anche speranzosa che l’incidente non esasperi ulteriormente gli animi dei manifestati e non solo. Anche il ministro per le infrastrutture Corrado Passera ha rilasciato una dichiarazione in proposito ribadendo l’importanza dei lavori che si stanno svolgendo in merito alla costruzione della linea d’alta velocità Torino – Lione.

Per quanto riguarda il carabiniere che è stato ripetutamente insultato da un manifestante durante le contestazioni in Val di Susa senza reagire alle provocazioni, è di oggi la notizia che il comandante Generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli,ha conferito al militare un encomio solenne. Gallitelli si è ripetutamente complimentato per il comportamento tenuto dal carabiniere che non ha risposto alle provocazioni evitando ulteriori scontri con i manifestanti. Da parte sua, il carabiniere, si è schernito alle parole del Generale affermando di aver fatto solo il proprio dovere ma dimostrandosi, altresì, molto orgoglioso della telefonata ricevuta.
Come abbiamo accennato sopra le proteste dei manifestanti No Tav proseguono. Blocchi stradali, irruzione sui binari, presidi e cortei. Quello che tiene più in tensione in queste ore è il coinvolgimento nelle manifestazioni di altre città oltre a quelle in cui, di solito, i manifestanti si sono fatti sentire. Un allargamento della protesta con l’utilizzo di un nuovo metodo che prende il nome di “ fash mob “. Azioni rapide, improvvise, lanciate attraverso i blog e i social network che fanno da cassa di risonanza e attraverso i quali si organizzano blocchi stradali, ferroviari e altre azioni simili. Evidentemente le proteste trovano terreno facile in un momento in cui le tensioni sociali tornano a destare preoccupazione.
Daniela Dragoni