Cronaca

No Muos: scontri tra manifestanti e polizia, due fermati e tre agenti contusi [VIDEO]

NISCEMI (CALTANISSETTA), 8 MAGGIO 2013 - Ennesima giornata di scontri a Niscemi tra manifestanti e polizia. Questa mattina gli attivisti erano, come consuetudine, in presidio dinanzi l’ingresso della base militare americana di contrada Ulmo dove è in costruzione il Muos, il sistema satellitare della marina statunitense.[MORE]

Gli scontri si sono verificati durante il cambio di guardia. Una cinquantina di attivisti “No Muos”, tra cui alcune componenti del “Comitato Mamme No Muos”, hanno formato un cordone per impedire ai militari statunitensi di lasciare la base. I militari sono rimasti bloccati per oltre un’ora. La polizia ha così deciso di forzare il blocco. Ne sono scaturiti attimi di vera tensione con manifestanti e poliziotti che venivano a violento contatto.

L’attivista Turi Vaccaro, protagonista il 24 aprile scorso del blitz all’interno della base americana, si è opposto all’ingresso del convoglio americano sdraiandosi a terra col rischio di essere investito da un mezzo della polizia. Alla fine il bilancio è di alcuni feriti tra manifestanti e poliziotti. Di certo ci sono due manifestanti in stato di fermo e tre agenti contusi.

In mattinata si è diffusa la notizia dell'intromissione di anarchici ed estremisti, con relative dichiarazioni di condanna da parte del "Comitato Mamme No Muos". In realtà, i rappresentanti dei vari comitati "No Muos" tengono a precisare che tali dichiarazioni non sono mai avvenute e che non è stata registrata alcuna presenza di violenti, anarchici o estremisti.

Così dichiara in una nota Concetta Gualato presidente del "Comitato Mamme No Muos": «Confermo, certo, la mia condanna nei confronti di ogni forma di violenza come ribadisco l’intenzione del comitato mamme e di tutto il movimento No MUOS di continuare a condurre la nostra quotidiana lotta pacifica contro la violenza del MUOS e delle 46 antenne sino al completo smantellamento della base NRTF. Respingo - aggiunge - ogni tentativo di insinuare falsità quali quelle degli “estremisti”: non vorrei che si diffondesse l’idea che ad opporsi alla costruzione del Muos fosse un manipolo di estremisti o di soli anarchici, perché questo corroderebbe inevitabilmente gli sforzi attuati finora e porrebbe l’attenzione non sul dissenso al Muos ma sulle lotte di pochi individui appartenenti a gruppi “sospetti”».

Molte mamme dello stesso comitato da tempo, infatti, presidiano pacificamente l’ingresso della base militare recitando, talvolta, il rosario. Nei giorni scorsi una di loro, durante le fasi di un meno concitato scontro, era finita in ospedale a causa di una caduta.

(Immagine da palermo.repubblica.it)

Giovanni Maria Elia