Cronaca
No Expo, il gip convalida arresti
MILANO, 4 MAGGIO 2015 - Donatella Banci Buonamici, gip di Milano, ha convalidato gli arresti e la misura della custodia cautelare in carcere chiesta dai pm nei confronti delle cinque persone fermate venerdì scorso a Milano a seguito degli scontri avvenuti durante il corteo «No Expo», con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall’uso di armi improprie e dal numero dei partecipanti.
Durante i disordini di venerdì scorso, stando agli atti dell’indagine, gli arrestati avrebbero lanciato contro gli agenti anche bottiglie e un grosso masso di cemento. Durante gli interrogatori i cinque hanno però respinto le accuse, sostenendo di non aver preso parte alle violenze; alcuni hanno parlato di uno scambio di persona. Tuttavia il gip non ha ritenuto credibili le loro versioni e ha disposto il carcere per tutti i fermati.
Inoltre, il gip ha condiviso la tesi della Procura di Milano che, nella richiesta di convalida degli arresti, ha spiegato che i cinque arrestati avrebbero agito in un contesto di «violenza collettiva» contro le forze dell’ordine, aggredite con lancio di pietre e l’uso di bastoni. Per i pm, quindi, la resistenza contestata agli arrestati si è caratterizzata per un'aggressione attiva e violenta nei confronti degli agenti in servizio.
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Gli interrogatori
«Il mio assistito ha risposto alle domande del gip, spiegando di non aver partecipato agli scontri e che si dissocia da qualsiasi forma di violenza», ha detto Filippo Caccamo, difensore di uno degli arrestati, un 27enne incensurato di Lodi, per il quale il pubblico ministero Piero Basilone, ha chiesto la custodia cautelare in carcere.
Interrogato anche il 23enne Jacopo Piva, accusato in particolare di aver «rovesciato un bidone dell’immondizia in fiamme in zona Pagano e di aver lanciato una bottiglia vuota contro le forze dell’ordine». Alle accuse Piva ha così risposto: «Non mi interesso di politica, non ho mai frequentato centri sociali o gruppi antagonisti». Il suo legale, Loris Panfili, ha raccontato al gip che il giovane era andato a Milano con la fidanzata e amiche solo per «partecipare alla manifestazione del 1° Maggio, contro il precariato contro l’Expo» e di essersi trovato «nel mezzo degli scontri provocati da altre persone». Inoltre il difensore ha riferito che la mascherina antismog in neoprene, rinvenuta dalle forze dell’ordine nello zaino del 23enne, «serviva solo per riparare dallo smog circolando in bicicletta». L’avvocato ha poi insistito sul fatto che «la polizia non ha fornito né una descrizione del suo abbigliamento, né delle particolarità della sua fisionomia».
«La mia assistita ha spiegato di non aver partecipato agli scontri, e di essere andata al corteo con alcuni amici per manifestare pacificamente», ha detto invece Paolo Antimiani, difensore della 41enne barista Heidi Panzetta. «E' accusata di aver preso dei bastoni in mano ma lei ha negato tutto. Spero che i filmati chiariscano la situazione», ha concluso l’avvocato.
Anche Pasquale Davide, elettricista 32enne di Tortona, accusato di essere un black bloc e di aver lanciato oggetti pericolosi, si è detto estraneo ai fatti. Il suo legale Daniele Cattaneo, ha riferito che Davide «ha spiegato di essersi coperto il volto con la felpa per ripararsi dal fumo dei lacrimogeni. Non è contrario a Expo ed è venuto a Milano per partecipare alla 'May day parade' del primo maggio in quanto lavoratore precario».
[foto: tgcom24.mediaset.i]
Antonella Sica