Politica

No, all'accattonaggio molesto: ordinanza del sindaco di Udine

UDINE, 2 LUGLIO 2013 – Il sindaco di Udine, Furio Honsell, ha emesso un’ordinanza per combattere l’accattonaggio molesto e organizzato al fine di tutelare non solo i cittadini ma anche le persone che lo esercitano.
 La sua preoccupazione è che queste persone spesse volte si posizionano in luoghi pericolosi, quali possono essere gli incroci stradali, causando non pochi disagi e pericoli per sé stessi e per gli altri.
Per Honsell “l’obiettivo non è quello di penalizzare le persone che versano in una situazione di disagio economico, alle quali il Comune già garantisce misure di aiuto che vanno dal finanziamento della mensa sociale, ai contributi economici e ai servizi del welfare.
È, inoltre, ben noto che chiedere l’elemosina non costituisce reato, ma se la questua diventa molesta e organizzata o viene esercitata con modalità che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini o di chi la esercita è opportuno intervenire.
Si tratta cioè di contrastare le situazioni in cui questo fenomeno degenera in molestie mettendo a rischio la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica, ad esempio quando viene intralciata la circolazione agli incroci o nei luoghi pedonali caratterizzati da forte passaggio.
In ogni caso firmerò l’ordinanza solo dopo aver condiviso la bozza con il resto della maggioranza e aver acquisito il parere dell’ufficio legale del Comune”.
La bozza del provvedimento dovrà, ora, passare al vaglio della maggioranza di palazzo D’Aronco e dovrebbe avere efficacia per tutto il periodo estivo.
In altri termini sarà bandito esercitare accattonaggio all’ingresso e nelle adiacenze di strutture sanitarie, luoghi di culto e aree cimiteriali. Sarà, inoltre, vietato chiedere l’elemosina agli incroci stradali, quando, in particolare ciò possa recare intralcio, rallentamento o pericolo alla circolazione stradale.
L’ordinanza ribadisce, inoltre, il divieto a chiedere l’elemosina ai minori di 14 anni nonché lo sfruttamento degli animali. Sulla base del decreto legislativo 267 del 2000 le violazioni alle disposizioni previste dal provvedimento saranno severamente punite. [MORE]