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New York: uomo con figlio si getta dal 52° piano

NEW YORK, 23 DICEMBRE 2013 - Sembra essere la trama di un film dal triste epilogo, invece purtroppo è tutto reale con un finale davvero tragico. Ieri intorno alle dodici a Manhattan, nella Grande Mela, un papà Dimitry Karanikov è salito in cima ad un grattacielo di cinquantadue piani sito nella 60esima strada all'angolo con la Eighth Avenue e si è gettato nel vuoto.

Ciò che è sconcertante, è che l’uomo non fosse solo, con lui il figlioletto di tre anni, che ha deciso di portare con sé. Un gesto estremo, di quelli che lasciano sbigottiti, senza parole. Il motivo di tal comportamento secondo la polizia e di chi conosceva l’uomo, il divorzio da Svetlana, sua moglie e di conseguenza dal bambino, Kirill.

Giorni stabiliti per stare con il piccolo, decisione che al perito informatico non andava più bene. Così in un raptus di follia, se così è lecito definirlo, in pochi decimi di secondi ha messo fine all’immane sofferenza di non vedere figlio come avrebbe voluto ma allo stesso tempo ha generato uno strazio a vita nei confronti dell’ex compagna, che appresa la notizia si è rifugiata a casa dei suoi genitori nel New Jersey.[MORE]

Nonostante la caduta libera in velocità, i due corpi sono atterrati sul tetto di un edificio, anziché in strada. Medici e paramedici accorsi sul luogo della tragedia hanno constatato che il trentacinquenne fosse deceduto sul colpo, mentre il bambino trasportato d’urgenza al Roosevelt Hospital nella speranza di salvarlo ma a nulla purtroppo sono serviti gli innumerevoli tentativi.

(www.ilmattino.it)

Rosalba Capasso