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New York: polizia spara a quattordicenne

NEW YORK, 5 AGOSTO 2013 - Caos e sgomento nel Bronx, quartiere a nord della Grande Mela, noto da sempre come luogo violento e difficoltoso. L’episodio in questione denota come davvero la criminalità in tale area sia pane quotidiano. Purtroppo a farne le spese, un adolescente di appena quattordici anni, che è stato ucciso dalla polizia.

Ancora da comprendere la reale dinamica dei fatti. Gli agenti che hanno sparato, al momento sono sotto choc per l’accaduto. Da una prima ricostruzione, il giovanissimo Shaalive Douse, originario del South Bronx, la zona più pericolosa, aveva in mano una calibro nove in procinto di sparare ad un suo coetaneo in fuga.[MORE]

Quando gli agenti sono giunti in loco, hanno intimato di abbassare e gettare la rivoltella. Il ragazzo non ha eseguito gli ordini, poco dopo lo sparo. Uno dei agenti ha colpito il quattordicenne alla mandibola con la pistola di ordinanza, uccidendolo sul colpo.

Il portavoce del dipartimento di New York ha spiegato che i poliziotti prima di colpirlo, si erano identificati e chiesto più volte al ragazzino di buttare l’arma (così come da procedura standard), ma anzi lo stesso ha puntato la 9mm contro di loro.

(fonte: www.lastampa.it)

Rosalba Capasso