Scienza & Tecnologia

Neutrini più veloci della luce, forse Einstein non aveva perfettamente ragione

Ginevra, 23 settembre 2011 -  Che l’Energia  sia uguale alla massa per la velocità della luce al quadrato, oggi non è più bibbia. A mettere in discussione la teoria della relatività speciale elaborata nel 1905 dallo scienziato Einstein, sarebbe un gruppo di fisici di Ginevra, coadiuvati dal professor Antonio Ereditato. Pare difatti che più veloci della luce sarebbero i neutrini, particelle neutre senza alcuna carica elettrica, addirittura incapaci di interagire con la materia.[MORE]

Screditare l’illuminante conferma della velocità della luce, come l’unico elemento nell’universo capace di superare chiunque e qualunque cosa nel movimento in uno spazio è un passo da coraggiosi.

Consideriamo però che la luce è uno spettro elettromagnetico: quindi Einstein parlava di onde elettromagnetiche capaci di interagire con la materia. La tesi invece dei nuovi fisici cerca a tutti i costi di “banalizzare” il concetto elaborato dal filosofo tedesco ma avendo come parametro un neutrino, che dallo stesso nome di battesimo, fa intender bene si tratti di particella senza carica elettrica e non incisiva nello spazio da nessun punto di vista (come lo è invece senza dubbio la LUCE).

Vi erano stati in passato dei tentativi da parte di alcuni fisici (potremmo citare Majorana, ma prima ancora Enrico Fermi o Pauli) di capire che genere di comportamenti avessero questi neutrini, ma nessuno in realtà aveva compreso quali. Anzi, demoralizzanti erano risultate le prove di laboratorio circa le reazioni. Ereditato invece ha pensato di “lanciare” a saetta nel sottosuolo il fascio dei neutrini, fino a raggiungere il Gran Sasso, dalla città di Ginevra (esattamente dal CERN ovvero l?organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare).

Risultato: sembrerebbe che abbiano superato la velocità dei 300mila kilometri al secondo. Se fosse tutto vero e non un’autocelebrazione macchinosa per superare in fama il genio Einstein, allora, come ha detto Margherita Huck siamo ad una nuova pagina della fisica, che cancellerebbe la teoria della relatività”.

Qualche dubbio però rimane. Non per diffidenza granitica, ma per una questione banale: non stiamo parlando di qualcosa che abbia reazioni con la materia, e forse neanche di una massa (anche se arriva conferma di sì, seppur piccolissima, quasi impercettibile), e sicuramente di una cosa che non ha carica elettrica: ma quindi, di cosa stiamo parlando?

Anna Ingravallo

Foto in alto a sinistra, Einstein in giovane età, fine ottocento, con la rappresentazione delle sue teorie in grafica da fonte www.grandipassioni.com