Estero

Netanyahu a Abu Mazen, basta bugie e istigazione

TEL AVIV, 13 OTTOBRE 2015 -  ''Voglio dire al presidente Abu Mazen: basta mentire e istigare. Un vero leader deve agire con responsabilità". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, avvertendo: "Non esiterò a usare tutti i mezzi del nostro arsenale per riportare la calma". Il primo ministro ha quindi assicurato che Israele "regolerà i conti con gli assassini e con coloro che li istigano". Fra le misure sarà valutata anche la chiusura dei quartieri arabi di Gerusalemme per impedire l’accesso dei palestinesi alle zone ebraiche.  Il governo palestinese, dal canto suo, nega sia in corso una terza intifada per liberare Gerusalemme. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri palestinese, Riad al Malki, spiegando che il governo è in contatto con i vari forum internazionali in cerca di sostegno per frenare l'escalation di violenza in Cisgiordiania e a Gerusalemme est. "Non esiste una terza intifada. Il premier Netanyahu sta cercando di istigare a una nuova intifada, spingendo i palestinesi allo scontro, ma noi vogliamo evitarlo e non dare (a Israele) quella soddisfazione", ha dichiarato al-Malki durante la cerimonia a Ginevra dove è stata issata la bandiera palestinese sulla sede delle Nazioni Unite. "L'unica soluzione per placare l'escalation di violenza è chiedere l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu", ha commentato al-Malki.

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A seguito degli attentati che si sono verificati in Medio Oriente, non ultimo quello di questa mattina a Gerusalemme, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione d'emergenza del gabinetto di sicurezza. Il bilancio di oggi è di tre vittime e una ventina di feriti, a seguito di diversi attacchi perpetrati da aggressori palestinesi. Secondo fonti di sicurezza israeliane si tratta di azioni pianificate e coordinate. La lunga serie di attacchi si è aperta Tel Aviv, con lo stesso copione che ha caratterizzato anche i giorni precedenti: un uomo è stato ferito da un aggressore palestinese armato di coltello. Sempre a Tel Aviv, poche ore dopo la stessa sorte è toccata ad una donna ebrea. Ma è Gerusalemme dove sono avvenute le azioni più gravi: due terroristi, di cui uno armato di pistola, hanno attaccato i passeggeri di un autobus nel quartiere di Armon Hanatzi. Due le vittime e 16 i feriti. La polizia ha ucciso uno degli aggressori. La terza vittima in un’altra strada della Città Santa, dove un uomo ha lanciato l'auto contro un gruppo di persone alla fermata dell’autobus. 

 

(foto:glistatigenerali.com)

Filomena I. Gaudioso