Economia
Nessun effetto Padoan sui mercati. Il Ftse mib chiude a +3,44
MILANO, 17 APRILE 2014 - Nel giorno della lettera del Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, indirizzata a Bruxelles e nella quale si chiede il rinvio del pareggio di bilancio al 2016, per favorire il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, i mercati finanziari non hanno risentito delle incertezze che ancora vagano sul governo e sulle politiche economiche da adottare.[MORE]
Ieri infatti, dopo due giorni di perdite, i listini europei hanno iniziato a respirare. Il Ftse Mib ha chiuso a la giornata a 21.534 punti (+3,44%) e la forbice dello spread è ritornata a stringersi: dai 163 punti di partenza con rendimento del 3,12%, a 161 punti e rendimento al minimo storico del 3,10%.
La situazione economica italiana rimane comunque incerta. Dopo il rinvio del Jobs Act e la lettera di Padoan che approda in parlamento solo oggi e sottoscritta da 120 parlamentari renziani, il timore è che l’ostruzionismo annunciato da Forza Italia, Movimento 5 Stelle e SeL, si traduca in realtà e cambi del tutto i non ancora chiari piani di governo.
Nella lettera inviata da Padoan al vicepresidente della Commissione Bilancio di Bruxelles, Siim Kallas, si legge la richiesta dell’Italia «in linea con la clausola delle circostanze eccezionali stabilite per legge, di deviar “temporaneamente” dagli obiettivi del pareggio di bilancio».
«Si assicura – continua Padoan nella missiva - il pareggio strutturale nel 2016 e che il governo, oltre a usare la spending review per ridurre il cuneo fiscale nel 2014, procederà nel periodo 2014-2017 con un piano di privatizzazioni di circa lo 0,7 per cento di pil all’anno».