Nella perla delle Dolomiti di nuovo Rodriguez
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Nella perla delle Dolomiti di nuovo Rodriguez

mercoledì 23 maggio, 2012

CORTINA D’AMPEZZO (Belluno), 23 Maggio 2012 – Tappone dolomitico al Giro d’Italia e grande spettacolo nei 186km tra Falzes e la cittadina simbolo della zona. A vincere la frazione è stato ancora una volta Joaquin Rodriguez (Katusha): è il suo secondo successo nella corsa di quest’anno, il primo in maglia rosa. Il suo urlo è chiaro: non sarà facile togliermi il simbolo del primato.[MORE]

Classifica rivoluzionata: Kreuziger (Astana) va letteralmente in crisi sulla salita di Forcella Staulanza (terza delle quattro ascese previste oggi) , probabilmente per una scorretta alimentazione, non riuscendo quasi più ad andare avanti e arrivando al traguardo con oltre undici minuti di ritardo.
Sul Giau il gruppo dei migliori si è disintegrato sotto i colpi di Ivan Basso, l’unico tra i big a imprimere un passo degno di nota e unico che ci ha provato davvero. Con lui sono rimasti, oltre al leader del Giro, Ryder Hesjedal (Garmin), Michele Scarponi (Lampre), Domenico Pozzovivo (Colnago), Rigoberto Uran (Sky).

Il varesino ha dimostrato così di essere il più in palla, ma non è riuscito a mettere la stoccata decisiva che gli consentisse di guadagnare qualche secondo sugli altri. In discesa, suo storico tallone d’Achille, ha tenuto a sorpresa la scia di Purito e Hesjedal e ha cercato pure di vincere: contro la velocità pura dello spagnolo, però, non c’è stato niente da fare.
È il canadese l’altra grande sorpresa di giornata: tutti si aspettavano che andasse alle deriva su queste montagne così dure e invece, con freschezza, è rimasto con gli scalatori puri. Ora tutti dovranno considerarlo un osso duro per la vittoria finale, soprattutto perché dalla sua avrà la cronometro finale di Milano (a proposito, oggi è stato reso noto un cambiamento del percorso).

Nell’ultimo chilometro del Giau, Pozzovivo ha provato una forzatura dopo essere rimasto in ultima posizione per tutto il tempo e ha messo in difficoltà Scarponi. Il marchigiano ha pagato scollinando con 20’’ di ritardo e, nella picchiata verso Cortina, ha risentito di alcuni crampi. Non ha perso la calma, si è massaggiato le gambe, si è ripreso alla grande e ha ricucito il buco arrivando in centro paese insieme ai migliori provando pure un allungo sul pavee finale.

Saranno così quattro gli uomini a giocarsi il trofeo senza fine: Rodriguez, Hesjedal (a 30’’), Basso (a 1’20’’), Scarponi (a 1’36’’). Due le tappe di montagna che decideranno il tutto prima della lotta contro le lancette di domenica: l’Alpe di Pampeago (da affrontare due volte venerdì), Mortirolo da versante inedito e Stelvio Cima Coppa nella tappa di sabato.

Domani ultima frazione per velocisti: 149 km facili facili da San Vito di Cadore (Belluno) a Vedelago (Treviso). È l’ultima occasione per le poche ruote veloci rimaste in gara, Mark Cavendish in testa.

Stefano Villa


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