Cultura e Spettacolo
Nell'Italia dei concerti, U2 i re del box office
Roma, 23 giugno 2011- Oggi nella Conferenza stampa organizzata da Assomusica è stato presentato il rapporto sulla musica dal vivo in Italia nell'anno 2010, "L'Italia dei concerti. Da esso risulta che si è avuta una crescita contenuta: nel 2010 la spesa al botteghino è cresciuta poco, solo dello 0.62% (178 milioni di euro) rispetto al +7.88% del 2009, al +4.13% del 2008 e al +15.6% del 2007. [MORE]
Resta fermo a 5.3 milioni il numero degli spettatori, 5.3 milioni, lo stesso del 2009, mentre cresce dell'1.20% il prezzo medio del biglietto (33.84 euro), e il numero degli eventi 2010 (3.138, di cui 1610 concerti e ben 1528 Musical e altre produzioni), con un incremento del 23.93% sul 2009.
Per quanto riguarda le entrate al botteghino, al primo posto si colloca la band irlandese degli U2, con più di 6 milioni di euro incassati al concerto l'8 ottobre all'Olimpico di Roma. Anche il secondo posto è il loro, con il concerto del 6 agosto all'Olimpico di Torino (2 milioni 970 mila euro circa) al terzo gli Ac/Dc (a Udine il 19 maggio 2010 hanno incassato 2 milioni 882 mila euro circa), al quarto Ligabue che il 16 luglio allo stadio Meazza di Milano ha totalizzato 2 milioni 619 mila euro circa.
Invece, per quanto riguarda la classifica riguardante la tenuta degl’incassi su più date nella stessa città, il primato spetta a Ligabue nelle due date al Meazza di Milano (16 e 17 luglio) ha incassato 4 milioni 742 mila circa. Segue Renato Zero (con otto concerti a piazza di Siena a Roma ha totalizzato 4 milioni 693 mila euro circa.
Dal punto di vista territoriale: al Nord i concerti sono stati 1076, al Centro 352 al Sud e nelle Isole 182.
La Lombardia è la prima regione per numero di spettacoli (474) e incassi (oltre 34 milioni).
Infine, per quanto riguarda le singole città, Milano si conferma la capitale dei live 2010 con 1128 eventi. Abbiamo poi Firenze (234 eventi), Bologna (111) e Roma (185, ma non sono pervenuti i dati dell’Auditorium).
Come ha affermato il presidente Assomusica Andrea Bellucci, “Il numero degli spettacoli è cresciuto perché è stata messa in campo una diversificazione per tamponare il fermo del mercato. Quest'anno abbiamo tenuto ma l'anno prossimo avremo grandi difficoltà”.
Il Presidente di Assomusica, tra le altre cose, ha aggiunto che, a supporto del settore italiano dei concerti musicali, servirebbe un aiuto importante dalle istituzioni, attraverso una specifica legge di settore. Bisognerebbe investire di più nella cultura. Invece, molte manifestazioni nel 2011 non hanno trovato asilo perché penalizzate dall'ultima finanziaria.
Rosy Merola