Politica

Ndrangheta: Viminale, Comune Aosta non va commissariato

Sindaco Centoz, felice dopo mesi pesanti. Rischia Saint-Pierre

AOSTA, 4 FEB - Nessun commissariamento al Comune di Aosta per infiltrazioni della 'ndrangheta. E' quanto ha disposto il Ministero dell'Interno, con un decreto, al termine del procedimento avviato nel marzo 2019 dopo l'operazione Geenna della Dda di Torino. 

Il Viminale ha trasmesso l'esito dell'istruttoria alla presidenza della Regione Valle d'Aosta, nell'esercizio delle attribuzioni prefettizie riconosciute dall'ordinamento di autonomia speciale. "Personalmente sono molto contento. E' stato certificato che il Comune di Aosta non ha subito infiltrazioni della 'ndrangheta. Sono stati mesi pesanti, in un ambiente difficile" è il commento a caldo del sindaco di Aosta, 

Fulvio Centoz. Aggiunge: "L'ultimo anno abbiamo sempre lavorato con questo tarlo in testa. Sono stato sentito più volte dalla commissione, non è stato facile dal punto di vista personale. Anche politicamente siamo stati attaccati pesantemente ed etichettati come 'ndranghetisti. Questa decisione dimostra che le mele marce ci sono ovunque e che vanno prese ed isolate". 

Il procedimento era stato avviato dopo l'arresto di Marco Sorbara e Nicola Prettico, il primo ex assessore (accusato di concorso esterno in associazione mafiosa) e il secondo consigliere comunale (accusato di associazione di stampo mafioso). 

Le indagini della Dda hanno portato alla luce l'esistenza di un "locale" della 'ndrangheta nel capoluogo valdostano, con intrecci tra la politica e la criminalità organizzata. "Il Ministero ha rilevato che dagli elementi emersi dall'attività della Commissione di indagine prefettizia, successivamente condivisi in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, non sussistono i presupposti di legge per giungere allo scioglimento del Consiglio Comunale e al conseguente commissariamento dell'amministrazione del Capoluogo" comunica la presidenza della Regione". 

Resta invece da definire la posizione del Comune di Saint-Pierre, alle porte di Aosta, sottoposto al medesimo procedimento. In questo caso, secondo indiscrezioni, la situazione sarebbe più "compromessa" e nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri potrebbe emanare il provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale con conseguente commissariamento.