'Ndrangheta: traffico internazionale di cocaina, 57 arresti. Sequestro beni per 3,7 mln euro
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'Ndrangheta: traffico internazionale di cocaina, 57 arresti. Sequestro beni per 3,7 mln euro, coinvolti esponenti cosche
CATANZARO, 14 SET - Sono 43 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 14 i soggetti finiti ai domiciliari nell'ambito dell'operazione "Crypto" condotta dalla Guardia di finanza e che ha stroncato un traffico internazionale di droga. Coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dagli aggiunti Giuseppe Lombardo e Gaetano Paci, l'inchiesta nasce dall'operazione "Gerry" che, nel 2017, consentì di sgominare una consorteria composta da elementi di vertice delle cosche Molé-Piromalli di Gioia Tauro e Pesce-Bellocco di Rosarno.
Oltre che in Calabria, il blitz ha impegnato circa 400 finanzieri in Sicilia, Piemonte, Puglia, Campania, Lombardia e Valle d'Aosta. Sono complessivamente 93 gli indagati tra cui esponenti di spicco della 'ndrina Cacciola-Certo-Pronestì che, secondo la Procura, avevano messo in atto un'organizzazione transnazionale capace di pianificare ingenti importazioni di cocaina dal nord Europa e dalla Spagna e di piazzarla in buona parte delle regioni italiane e anche all'estero. Gli indagati avevano a disposizione una flotta di mezzi necessaria per far giungere a destinazione la droga e potevano, inoltre, contare sull'utilizzo di schede telefoniche tedesche e sulla possibilità di recuperare e modificare ad hoc auto dotate di doppi fondi così da renderle praticamente impermeabili ai controlli. La cocaina raggiungeva diverse "piazze di spaccio".
Tra i personaggi principali della rete c'era un cittadino dominicano, Humberto Alexander Alcantara. Era lui che garantiva ai calabresi i contatti diretti con i fornitori sudamericani. Tra gli indagati Marco Paladino, legato alla cosca Gallace di Guardavalle e stabilmente residente in Germania che aveva sia la funzione di corriere che quella di procacciatore di partite di cocaina provenienti dal nord Europa. In Germania pure Domenico Tedesco con il compito, secondo gli inquirenti, di fornire appoggio logistico ai referenti dell'organizzazione.
L'inchiesta, inoltre, ha dimostrato contatti con esponenti della cosca Cappello di Catania per creazione di una rotta in grado di fare giungere la cocaina a Malta. Ai domiciliari Ivan Meo che, nel 2018, assieme a due soggetti, si è recato via mare a Malta e ha riportato in Italia oltre 50mila euro provento di cessione di droga. Durante l'indagine arrestati in flagranza 10 corrieri e sequestrati circa 80 chili di cocaina.
In aggiornamento