Cronaca
'Ndrangheta: operazione 'Ragno', si costituisce Francesco Parrotta
FILANDARI (VIBO VALENTIA), 28 dic. 2011 - E' stato tratto in arresto Francesco Parrotta, 28 anni, ultimo ricercato dell'operazione Ragno portata a termine dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia il 25 novembre scorso. Il Parrotta si e' costituito ieri pomeriggio ai militari della Stazione Carabinieri di Filandari. [MORE]
La decisione dell'uomo e' stata determinata dalle costanti ricerche degli uomini dell'Arma che, per un mese, hanno sistematicamente stretto il cerchio intorno a lui, accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione e danneggiamento. Per giorni i militari della Benemerita hanno bruciato tutti i nascondigli del giovane che, in poche settimane, si e' ritrovato braccato, privo di supporto ed impossibilitato a continuare la sua latitanza.
L'arresto di ieri corona un'operazione al termine di 14 mesi di serratissime indagini che hanno fatto luce su un'impressionante catena di danneggiamenti ed attentati ai danni di quasi tutti gli operatori economici dei comuni di Filandari, San Costantino e Ionadi.
LE PERSONE SOTTOPOSTE A FERMO
Leone Soriano, 45 anni; Carmelo Soriano di 49; Carmelo Giuseppe Soriano di 20; Francesco Parrotta, di 28; Giuseppe Soriano, di 20; Antonio Carà di 18;Grazie D’Ambrosio di 41; Graziella Silipigni di 40; Gaetano Soriano di 47;Fabio Buttafuoco, di 22. Soriano e Gaetano Leone, sono indicati come organizzatori; Buttafuoco, Carà, Parrotta sarebbero esecutori. Gli altri sarebbero stati esecutori esoggetti di raccordo tra i dirigenti e gli esecutori.
IL RUOLO DELLE DONNE
Tra le persone fermate dai Carabinieri nell’ambito dell’operazione «Ragno» figurano due donne: Graziella Silipigni, moglie di Roberto Soriano, scomparso per lupara bianca, e Graziella D’Ambrosio, moglie di Gaetano Soriano. Secondo gli inquirenti, quando i mariti erano in carcere o erano assenti per altre ragioni, erano loro a sostituirli e a fare le loro veci.
A sottolineaere questo aspetto sono stati, durante una conferenza stampa, il procuratore Giuseppe Lombardo ed il sostituto Vincenzo Borrelli.
Gli indiziati – altro elemento emerso dall’ordinanza - estorcevano merci di ogni genere alle vittime, naturalmente senza pagare per poi rivenderla a basso costo. Tra l’altro, in vista delle festività, elementi della cosca avrebbero preteso cestini natalizi da regalar ai loro referenti.