Politica

'Ndrangheta: Musella, clima ostile verso universita' antimafia

17 SETTEMBRE 2015 - "Il Coordinamento "Riferimenti" sta seriamente valutando l'ipotesi di restituire al Comune di Limbadi gli immobili allo stesso consegnati il 24 novembre del 2009 e confiscati alla cosca Mancuso". Lo afferma la coordinatrice, Adriana Musella.  [MORE]

"Nei beni in questione - dice in una nota - il Coordinamento aveva ideato la realizzazione del Centro studi italiano per l'antimafia, piu' conosciuto come Universita' dell'antimafia,sul modello dei campus americani, ove realizzare stage formativi residenziali sul tema , oltre che corsi specifici per la formazione al lavoro di giovani svantaggiati. In quest' opera Riferimenti si avvarrebbe di una partnerschip con Universita' italiane e straniere. Il progetto di ristrutturazione degli immobili e' stato finanziato dal Pon Sicurezza i cui fondi sono stati gestiti dalla locale amministrazione comunale.

Travagliato l'iter fino all'insediamento a Limbadi di una commissione prefettizia che ha finalmente permesso l'ultimazione dei lavori mai iniziati con le precedenti amministrazioni. Il Coordinamento oggi - dice Musella - , denunzia al riguardo, forte preoccupazione e perplessita' per il clima di incompatibilita' ambientale instauratosi con l'attuale Giunta comunale nonche' di grande confusione di ruoli. Dal momento della consegna ,l'Associazione ha dovuto affrontare problemi non facili e per atti intimidatori e per minacce esplicite ricevute dalla sua presidente costretta , per questo, a vivere sotto scorta e per difficili rapporti e incomprensioni con i politici del luogo"

L'associazione, continua il documento, "investe in quel centro, allocato in un paese difficile, responsabilita' e lavoro ma il tutto presuppone serenita' ambientale,rispetto dei ruoli ,a ttenzione alla sicurezza personale e non ultimo sostegno istituzionale. Rosy Bindi , nella sua visita al Paese dei Mancuso - si legge - ebbe a dire che il Coordinamento Riferimenti non sarebbe stato lasciato solo.I fatti pero' - dice Musella - non sono seguiti alle parole e bisogna purtroppo denunziare un isolamento dovuto non solo ad una latitanza delle istituzioni calabresi ma ad un clima polemico in una una situazione poco chiara , fumosa e confusionale in cui si muove la locale amministrazione comunale che desta non poco allarme, soprattutto sulle modalita' di gestione dell'intera questione .

Cio' detto, - continua - questo Coordinamento ha chiesto un confronto col Ministero dell'Interno con la convocazione di un tavolo interistituzionale, onde chiarire i termini della questione. La buona volonta' di operare esiste per un progetto che in quell'ambiente voleva essere di alto valore simbolico,andandosi a realizzare nelle abitazioni della cosca piu' agguerrita e iferimenti, conclude Musella, " esporra' al Ministero i contenuti del progetto medesimo ma il tutto verra' subordinato alla compatibilita' ambientale e al sostegno che le istituzioni assicureranno al progetto e al Coordinamento Riferimenti che ha bisogno di lavorare in serenita'" .(Agi)