Cronaca
'Ndrangheta: il no del Gip all'arresto del deputato
REGGIO CALABRIA - I pm della Dda di Reggio Calabria, nell'ambito dell'operazione "Alchemia", hanno chiesto l'arresto del deputato G.G. ipotizzando nei suoi confronti il reato di corruzione aggravata dall'agevolazione mafiosa, ma la richiesta e' stata rigettata dal Gip Barbara Bennato. [MORE]
Secondo l'ipotesi accusatoria, G.G "per compiere un atto contrario ai suoi doveri di ufficio, ovvero consentire alla cosca Raso-Gullace-Albanese, e in particolare al ramo mafioso facente capo a Girolamo Raso, di ottenere lo sblocco dei lavori edili sospesi perche' eseguiti in zona vincolata sita nel Parco Naturale Decima Malafede a Roma, nonche' l'aggiudicazione di appalti pubblici relativi a lavori di trasporto e smaltimento di rifiuti urbani del Comune di Roma", avrebbe ricevuto o comunque accettato la promessa di utilita', consistente nell'acquisizione della disponibilita' di un immobile.
"Le risultanze investigative - scrive il gip che ha rigettato la richiesta - danno sicuramente conto di un coinvolgimento dell'onorevole nella vicenda del blocco dei lavori... ma difettano della prova sia della proficuita' dell'intervento richiesto e offerto sia della ricezione anche solo dell'accettazione di un immobile...". Il gip dunque ha rigettato la richiesta dei pm perche' non ha ravvisato la prova di un "nesso sinallagmatico" tra il "favore" richiesto all'onorevole dalla cosca e il compimento di atti contrari ai doveri di ufficio da parte dell'indagato, e inoltre ha ritenuto che "l'assunto della promessa della donazione di un terreno sarebbe rimasto indimostrato". (Agi)