Cronaca
'Ndrangheta: ex assessore lombardo sconterà pena in carcere
'Ndrangheta: ex assessore lombardo sconterà pena in carcere. Condanna definitiva a 7 anni e mezzo per Zambetti, voti da clan
MILANO, 10 MAR - Si apriranno le porte del carcere per Domenico Zambetti, l'ex assessore lombardo del Pdl alla Casa, arrestato nel 2012, quando era componente della giunta ai tempi di Roberto Formigoni, e condannato ieri dalla Cassazione in via definitiva a 7 anni e mezzo di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio e corruzione aggravata dal fatto di aver agevolato la 'ndrangheta.
A quanto si è saputo, infatti, sia l'entità della pena (ha un cosiddetto 'presofferto' in carcere di soli 6-7 mesi) che il fatto che i reati per i quali è stato condannato sono 'ostativi', non dovrebbero consentire allo stato a Zambetti di poter ottenere misure alternative alla detenzione in carcere. Quando gli atti dalla Cassazione saranno arrivati a Milano e verrà firmato l'ordine di esecuzione, pare scontato, dunque, che l'ex assessore regionale vada in carcere, anche se ciò avverrà, da quanto riferito, non prima di domani. Zambetti è stato condannato per aver acquistato dai clan circa 4mila voti per le amministrative del 2010, pagandoli 50 euro l'uno. Venne eletto con circa 11mila preferenze. In appello, comunque, la pena era stata quasi dimezzata, dai 13 anni e mezzo del primo grado a 7 anni e mezzo.
La Suprema Corte, col verdetto di ieri, ha riconosciuto anche l'accusa di corruzione aggravata a carico di Zambetti e per la quale il sostituto pg, invece, aveva chiesto l'annullamento per prescrizione. Per questo la difesa di Zambetti, col legale Corrado Limentani, sta valutando anche la possibilità di un ricorso straordinario sempre in Cassazione, dopo che saranno state depositate le motivazioni della sentenza.